Redazione

Servono medici specializzati. Tarasconi: “più borse di studio e nuovi criteri”

I medici specializzandi in Italia non bastano. L’emergenza coronavirus ha portato alla luce le debolezze del sistema sanitario e da questa consapevolezza dobbiamo ripartire per rafforzarci e migliorarci. Non possiamo permetterci di farci trovare impreparati davanti a nuove eventuali sfide. E’ il motivo per cui, con le colleghe consigliere del Pd Lia Montalti e Marcella Zappaterra, abbiamo sottoscritto una risoluzione per iniziare a rivedere e ampliare gli accessi dei laureati in Medicina e Chirurgia ai corsi di specializzazione.
Stiamo superando la fase acuta dell’emergenza grazie agli sforzi di tanti professionisti e operatori, ma ci siamo resi tutti conto che occorre formare più specialisti, soprattutto in determinate aree della Medicina. Nei cinque anni che abbiamo davanti, gli investimenti sulla sanità sono assolutamente prioritari. Abbiamo intenzione di mettere a punto in Emilia-Romagna un piano concreto e attuabile di interventi da realizzare per puntare all’eccellenza del sistema sanitario regionale grazie alle professionalità, alle strutture, alle strumentazioni e alle modalità organizzative e gestionali della rete socio-sanitaria.
E per farlo è, come sempre, fondamentale ascoltare la voce dei protagonisti. A breve discuteremo in Commissione anche la petizione che 312 medici chirurghi, laureati e laureandi in Medicina e Chirurgia hanno rivolto alla Regione Emilia-Romagna chiedendo di finanziare più contratti per la formazione specialistica già a partire dal prossimo concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione 2020.
In quest’ottica di sempre maggiore competitività del sistema sanitario emiliano-romagnolo, intendiamo ripensare i requisiti di accesso ai contratti di formazione specialistica e i cosiddetti obblighi in uscita per chi compie il proprio percorso di formazione specialistica nel territorio regionale.

Dehors gratuiti fino al 31 ottobre anche per attività artigianali e take-away

La Giunta comunale ha approvato, nella seduta odierna, le integrazioni ai criteri per le nuove occupazioni e l’ampliamento dei dehors dei pubblici esercizi stabiliti, nel periodo dell’emergenza sanitaria, per favorire la ripresa del tessuto commerciale e ricettivo. Il provvedimento, recependo le disposizioni del decreto legge n. 34 del 19 maggio scorso, stabilisce che sino al 31 ottobre prossimo, avranno l’opportunità di procedere al riassetto degli spazi esterni, senza oneri economici, anche le attività artigianali e i take-away.

Il regolamento comunale si allinea, pertanto, alla normativa nazionale, che ammette la realizzazione o l’estensione gratuita di dehors per ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie e birrerie, nonché gelaterie, pasticcerie, gastronomie e simili realtà. Restano non consentite, invece, le concessioni di suolo pubblico a titolo gratuito per gli esercizi commerciali, neppure se specializzati nella vendita di prodotti alimentari.

“Condividendo tutti i passaggi di questo progetto con i soggetti interessati – sottolineano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore Stefano Cavalli – abbiamo voluto garantire la massima semplificazione delle procedure per consentire, a tutti gli esercenti di far ripartire la propria attività nel pieno rispetto delle regole a tutela della sicurezza e della salute. La concessione non onerosa di spazi esterni, di cui l’Amministrazione comunale aveva già definito i criteri validi in ambito locale il 25 maggio scorso, è un segnale di doverosa attenzione nei confronti di una categoria fortemente penalizzata dalla prolungata chiusura che si è resa necessaria per la prevenzione del contagio, nonché una misura importante per minimizzare i rischi di assembramento e la mancata osservanza delle norme sul distanziamento”.

Restano invariati i punti fondamentali già previsti dal Comune di Piacenza per l’accoglimento delle richieste, tra cui il rispetto del decoro urbano nella scelta degli arredi, la delimitazione visibile dell’area di nuova occupazione, la necessità di ricollocare sedute e tavolini all’interno del locale – o nella parte di plateatico di cui già si disponeva – entro l’una di notte e il rispetto della quiete pubblica, nonché delle esigenze in termini di sicurezza e mobilità urbana, garantendo in particolare la tutela dei diritti delle persone con disabilità.

“Essenziale e preziosa, come sempre – chiosano il sindaco Barbieri e l’assessore Cavalli – la collaborazione dei titolari, del personale e dei cittadini che frequentano gli esercizi pubblici cui viene concessa l’estensione degli spazi esterni, così come è importante, a monte, la sinergia tra gli uffici comunali Marketing Territoriale, Mobilità, Entrate e la Polizia Locale, in costante relazione e contatto con la Cabina di Regia”.

Provincia. Un documento unitario per far ripartire il territorio

PIACENZA – Si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, un incontro del tavolo provinciale per la sicurezza e il rilancio in cui sono state illustrati e discussi i documenti elaborati da tutti i gruppi di lavoro che rappresentano le categorie economiche e dalle organizzazioni sindacali. Al tavolo è pervenuto anche uno specifico documento in materia di sicurezza elaborato dall’Ispettorato del Lavoro di Piacenza.

“Sicurezza, legalità e velocità di intervento rimangono le priorità da cui non si può prescindere – ha scritto il Presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri – ma parlando di rilancio dell’economia piacentina non abbiamo mai dimenticato il welfare e anzi abbiamo messo sempre in primo piano le iniziative a sostegno delle fasce più deboli e dei servizi sociali”.

11 giugno. Per la prima volta nessun decesso in Emilia Romagna per Covid

PIACENZA – Oggi, 11 giugno, per la prima volta non si è registrato alcun nuovo decesso in tutta la regione Emilia Romagna per il Covid-19 e a Piacenza ci sono cinque contagiati in più rispetto a ieri.

Il numero complessivo di morti resta quindi di 4.192, di cui 961 a Piacenza.

NUOVI CONTAGI:
Sono 27.995 i casi di positività, 25 in più rispetto a ieri, di cui 18 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.519 a Piacenza (+5), 3.586 a Parma (+6), 4.966 a Reggio Emilia (lo stesso numero di ieri), 3.929 a Modena (+1), 4.667 a Bologna (+8); 399 a Imola (nessun nuovo caso); 1.002 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.927 (+5), di cui 1.033 a Ravenna (+2), 945 a Forlì (nessun nuovo caso),782 a Cesena (+1) e 2.167 a Rimini (+2).

Centri estivi. Il Sindaco: “in Emilia primi a partire. Piacenza esempio virtuoso”

PIACENZA – Il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, è intervenuta sul suo profilo Facebook con una serie di precisazioni in merito al tema dei centri estivi. Ecco cosa ha scritto: 
 
– “Il Comune di Piacenza non gestisce direttamente e non appalta, ma sostiene con appositi fondi i centri estivi. Quest’anno i fondi verranno addirittura triplicati per garantire la massima accessibilità e fruizione dei centri estivi, in modo che le tariffe non gravino interamente sulle spalle delle famiglie.
 
– Le linee guida regionali sono state emanate il 1° giugno, ma dal momento che il Comune di Piacenza stava già lavorando sui centri estivi dai prima di Pasqua, siamo riusciti a partire con alcune strutture già l’8 giugno, in largo anticipo rispetto alla maggioranza delle realtà emiliano-romagnole, tanto da essere citati come esempi virtuosi.
 
– Abbiamo attivato nuovi bandi proprio per garantire la più ampia offerta e la piena accessibilità dei servizi per il maggior numero di nuclei familiari interessati. Rispetto al 2019, il numero degli operatori a parità di iscritti dovrebbe essere circa il triplo per soddisfare, nel rispetto delle disposizioni vigenti, tutte le richieste di partecipazione.
 
– Per favorire l’avvio delle attività da parte di tutti i gestori che lo richiedano, il Comune si è reso disponibile ad attuare una procedura straordinaria per mettere a disposizione un numero maggiore di spazi scolastici.
 
– Abbiamo previsto anche un rimborso ulteriore, tuttora in fase di definizione, per andare incontro a tutti gli operatori che dovranno sostenere, inevitabilmente, spese maggiori in ottemperanza alle normative.
 
– Con il progetto “Estate per tutti” abbiamo previsto contributi fortemente maggiorati ai gestori a fronte dell’accoglienza di bambini con disabilità o in condizioni di fragilità socio-economica.
 
Attualmente, hanno presentato allo sportello Suap comunale l’autocertificazione necessaria per avviare l’attività di centro estivo, che consente di velocizzare la procedura rispetto alla vecchia SCIA, nove soggetti (tre parrocchie, le due Società Canottieri, una società sportiva e tre soggetti privati). L’auspicio è che altri aderiscano aumentando il numero delle attività in fase di avvio anche grazie all’adesione ai bandi di cui abbiamo esteso i termini ed all’importantissimo budget – oltre il triplo dello scorso anno – messo in campo.
 
E’ consultabile all’indirizzo www.comune.piacenza.it/temi/educazione/attivita-e-progetti-educativi/centri-estivi la nuova pagina informativa attivata dall’Amministrazione comunale, riportante l’elenco delle strutture operanti in città e i relativi gestori dei centri estivi, per offrire un ulteriore supporto alle famiglie che intendono iscrivervi i propri figli e consentire loro di scegliere tra il panorama pressoché completo delle opzioni potenzialmente disponibili”.

Coronavirus. L’OMS consiglia: “indossate la mascherina nei luoghi pubblici”

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha modificato i suoi consigli sulle maschere per il viso, dicendo che dovrebbero essere indossate in pubblico per aiutare a fermare la diffusione del coronavirus. L’ente globale ha affermato che le nuove informazioni hanno dimostrato che potrebbero fornire “una barriera per le goccioline potenzialmente infettive”.

Non è solo “buon senso”, quindi. Oggi l’OMS dichiara che esiste un’evidenza scientifica sull’efficacia nelle mascherine nel contrastare la diffusione della pandemia.

Alcuni paesi in tutto il mondo raccomandano o impongono già in pubblico l’uso di rivestimenti per il viso. L’OMS aveva precedentemente sostenuto che non c’erano prove sufficienti per dire che le persone sane dovrebbero indossare maschere. L’organizzazione ha sempre consigliato di indossare maschere per il viso mediche da persone malate e da coloro che si prendono cura di loro.

La dott.ssa Maria Van Kerkhove, esperta dell’OMS sul Covid-19, ha detto all’agenzia di stampa Reuters che la raccomandazione era che le persone indossassero una “maschera di tessuto – cioè una maschera non medica” nelle aree in cui vi è il rischio di trasmissione di la malattia.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha aggiornato le linee guida e sta suggerendo ai governi di incoraggiare tutti a indossare una maschera in pubblico. Allo stesso tempo, l’OMS ha sottolineato che le maschere facciali erano solo uno dei tanti strumenti che potevano essere utilizzati per ridurre il rischio di trasmissione e che non dovevano dare alle persone un falso senso di protezione.

Piacenza Calcio. I fratelli Gatti cedono a Roberto Pighi. In arrivo Polenghi

PIACENZA – Cambio ai vertici del Piacenza Calcio. Il presidente uscente Marco Gatti, anche in rappresentanza del fratello Stefano, ha ceduto tutte le quote all’attuale vicepresidente Roberto Pighi, il quale controlla adesso circa il 90% della società. Nelle prossime ore dovrebbe essere confermato l’ingresso del gruppo Polenghi di San Rocco, e secondo il nuovo progetto di Pighi, in società entreranno altri imprenditori che sosterranno economicamente la prossima stagione dei biancorossi.

Coronavirus. Ormai 4.500 casi accertati a Piacenza

PIACENZA – Sono ormai quasi 4.500 i casi di Covid-19 accertati a Piacenza (4.498 per la precisione, 2 in più rispetto a ieri). Nel resto della regione i casi sono 3.547 a Parma (+7), 4.956 a Reggio Emilia (dato invariato), 3.924 a Modena (+2), 4.645 a Bologna (+1); 398 a Imola (+1); 998 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4911 (+3),di cui 1.028 a Ravenna (dato invariato), 944 a Forlì (dato invariato),781 a Cesena (+1) e 2.158 a Rimini (+2).

Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi (alcuni dei quali relativi ai giorni scorsi, per i qualisi attendeva l’esito rispetto alla causa di morte da Covid-19): due uomini e undici donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.167. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 si sono avuti in quella di Piacenza, 2 in quella di Parma, 3 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese), 2 a Ferrara. Nessun decesso nelle province di Modena, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

 

Il Ministro Speranza a Piacenza. Investimenti sulla sanità locale

PIACENZA -” Oggi ho avuto un incontro molto serio e concreto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e con il Presidente Stefano Bonaccini”, ha raccontato il sindaco Patrizia Barbieri. “Abbiamo analizzato il nostro sistema socio-sanitario locale, che ha dato prova in questi mesi di grande professionalità e resilienza. Abbiamo riscontrato la disponibilità del Ministro ad investire sul futuro della sanità piacentina che dovrà puntare ad una sempre maggiore qualità dei servizi, non solo con riguardo alla partita del nuovo ospedale. Abbiamo condiviso la necessità di potenziare, anche a livello tecnologico, la medicina territoriale”.

3 giugno: cosa si può fare e cosa non si può fare

PIACENZA – A partire da mercoledì 3 giugno sarà nuovamente consentito spostarsi tra regioni diverse per qualsiasi motivo, senza bisogno di autocertificazione.

CINEMA, TEATRI E CONCERTI RESTANO VIETATI
Restano vietate tutte le manifestazioni ludiche che prevedono assembramenti: teatri, concerti e cinema (anche in spazi all’aperto) restano sospesi fino al 14 giugno 2020.

CHI HA FEBBRE OLTRE I 37,5°, TOSSE O RAFFREDDORE DEVE RESTARE A CASA
Oltre al divieto ad uscire di casa per i positivi al coronavirus, di uscire da casa per chi è sottoposto alla misura della quarantena essendo risultato positivo al virus, mentre chi presenta sintomi come tosse e raffreddore, o ha febbre maggiore di 37,5° C deve rimanere presso il proprio domicilio.

DIVIETO DI ASSEMBRAMENTI E MASCHERINA OBBLIGATORIA SUI MEZZI PUBBLICI
In tutto il territorio nazionale vige il divieto di assembramenti e continua a sussistere l’obbligo di indossare correttamente una mascherina sui mezzi pubblici.

BACI, ABBRACCI E STRETTE DI MANO VANNO EVITATI
Restano banditi baci, abbracci e strette di mano e devono essere evitati i contatti fisici con chiunque non sia un congiunto o un convivente.