Redazione

Piacenza. Soldati al lavoro H24 per finire il nuovo Ospedale

PIACENZA – Sarà completato nel weekend e operativo lunedì 23 marzo il nuovo ospedale militare da campo da circa 40 posti che sorgerà a Piacenza grazie all’esercito nell’area dell’ex arsenale. I soldati sono al lavoro giorno e notte per ultimare l’ospedale quanto prima. La nuova struttura sarà gestita da medici e sanitari militari e sorgerà a 100 metri dall’Ospedale di Piacenza. “Potrà accogliere,” ha spiegato il direttore generale Ausl, Luca Baldino, “una quarantina di pazienti a bassa e media intensità, liberando preziosi spazi per i casi più complessi in ospedale”.

Entro poche ore i moduli verranno collegati alle tende mediante percorsi protetti.

Tim Cook (Apple). Importante donazione “agli eroi della Protezione Civile”

Da giorni Apple era in contatto con la Protezione Civile in Italia. Si è appreso oggi il motivo dalle stesse parole dell’amministratore delegato della Mela, Tim Cook, che ha disposto per un’importante donazione e per la fornitura di dispositivi di protezione tra cui, si stima, 100.000 mascherine.

“Non è mai stato più importante sostenersi uno con l’altro. Stiamo effettuando un’importante donazione, incluse forniture mediche alla protezione civile in Italia per aiutare questi eroici primi soccorritori, il personale medico e i volontari che lavorano senza sosta per proteggere e salvare vite”.

Tim Cook ha chiuso il suo messaggio scrivendo in italiano. “Vicini all’Italia”, mettendo al posto della parola Italia la bandiera italiana seguita da un cuore.

Il tweet originale:

It’s never been more important to support each other. We’re making a substantial donation including medical supplies to Protezione Civile in Italy, to help the heroic first responders, medical personnel & volunteers working tirelessly to protect & save lives. Vicini all’Italia

 

Coronavirus. 700 posti letto a Piacenza per affrontare il picco

PIACENZA – Secondo gli esperti in questi giorni dovrebbe verificarsi e speriamo esaurirsi il famoso “picco” di ricoveri a cui si sta preparando il sistema Sanitario locale.

A Piacenza sono stati aggiunti 578 posti letto di cui 40 per terapia intensiva, per un totale di circa 700. Nel weened sarà pronto l’ospedale da campo militare con altri 40 posti letto circa. Ai pazienti positivi all’infezione Covid19 sono dedicati ben sette reparti specifici realizzati all’interno dell’ospedale di Piacenza, a cui si aggiungono i presidi di Castel San Giovanni e Fiorenzuola, parte della ricettività dell’Osco di Bobbio e le due strutture private accreditate del territorio, ovvero le Casa di Cura Sant’Antonino e la Clinica Piacenza.

I posti di Terapia intensiva sono triplicati, passando da 13 agli attuali 40.

 

Piacenza. Esercito al lavoro per l’Ospedale da Campo Covid19

PIACENZA – Sarà pronto entro il weekend, in tempi record, il nuovo ospedale da campo militare che garantirà alla sanità di Piacenza almeno altri 40 posti letto per i ricoveri legati al Coronavirus, tra cui alcuni dedicati alla terapia intensiva. L’Esercito è al lavoro da ieri e le opere proseguono senza sosta nell’area dell’ex arsenale.

Intanto Piacenza registra un totale di 1.428 positivi, con un incremento di 88 persone in più rispetto a ieri.

A Piacenza più di 200 morti. Ma questi se ne fregano e fanno festa. Denunciati

Nonostante decreti, ordinanze, appelli, messaggi sui social, articoli sulle testate giornalistiche, servizi in radio e TV, auto della Protezione Civile che passano con i megafoni a ricordare che stiamo vivendo un’emergenza sanitaria e che dobbiamo restare chiusi in casa, qualcuno continua a comportarsi in modo irresponsabile, senza alcun rispetto per gli oltre 200 morti a Piacenza. Siamo in una situazione in cui uno dei problemi è trovare i camion frigoriferi per conservare i corpi delle vittime del coronavirus che non si sa più dove mettere. Eppure i Carabinieri ieri hanno interrotto una festa nei giardini di Podenzano, dove un gruppetto di giovani stava bevendo in allegria. Per non parlare della partitella a pallone a Rottofreno interrotta dalle forze dell’ordine o dagli avventori del ristorante chiuso seduti a chiacchierare nel dehors come niente fosse.

Per tutti è scattata la denuncia per la violazione dell’articolo 650 del Codie penale, per “inosservanza di un provvedimento dell’Autorità”.

All’ex arsenale un Ospedale da Campo militare con 40 posti

E’ iniziato oggi l’allestimento di un Ospedale da Campo Militare nell’area dell’ex arsenale in viale Malta a Piacenza. “Stasera vorrei ringraziare il Signor Prefetto, Maurizio Falco, il direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord, il Generale Sergio Santamaria, il direttore dell’AUSL, Luca Baldino e tutti coloro che hanno contribuito affinché a Piacenza possa realizzarsi un Ospedale da Campo Militare all’ex arsenale, con 40 posti letto in più“, ha scritto il sindaco Patrizia Barbieri. “Questo comporterà anche l’arrivo di personale sanitario che sarà di supporto e ausilio ai nostri infaticabili medici e ai nostri bravissimi operatori sanitari. Per noi è un grande aiuto, un sostegno importante per i nostri cari che sono bisognosi di cure”.

Nel suo consueto messaggio serale il sindaco Barbieri ha anche parlato della sua richiesta a Bonaccini e al Governo di aumentare le restrizioni e inasprire le sanzioni. “Ho insistito anche oggi in tutte le sedi deputate e presso l’Unità di Crisi della Regione, affinché aumentino le restrizioni e si intensifichino i controlli. So che la maggioranza di voi sta rispettando le regole e resta chiusa in casa, ma c’è ancora gente che non comprende cosa significhi la prescrizione: è quindi evidente che i divieti debbano essere inaspriti. Questo ho chiesto. Sono certa che mi comprenderete”.

A Piacenza la situazione è ancora grave, ma non disperata

Dopo gli Ospedali di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, la Clinica Piacenza, le strutture della protezione civile per il Pronto Soccorso Covid19 e il triage esterno, tra un paio di giorni avremo a disposizione 40 nuovi letti dell’Ospedale da campo militare. La situazione a Piacenza è grave, per il numero di ricoveri per polmonite (oltre 400), per le corse al Pronto Soccorso (da 60 a 80 al giorno), per i numeri del contagio che continuano a crescere.

Tuttavia la situazione non è ancora così critica da essere disperata e i medici non sono costretti a scegliere chi curare e chi lasciar morire, come veniva dipinto nelle peggiori ipotesi. Alcuni pazienti sono stati trasferiti in altri Ospedali della Regione Emilia-Romagna, da Reggio-Emilia a Bologna, persino a Ferrara.

Secondo le simulazioni che gli esperti aggiornano quotidianamente e secondo le previsioni degli scienziati siamo nel picco del contagio, nel momento più difficile. Ma superato il picco potrebbe finalmente verificarsi il tanto atteso rallentamento che aiuterebbe il sistema sanitario ad affrontare meglio la crisi.

Il Sindaco Patrizia Barbieri, anche in qualità di Presidente della Provincia, ha chiesto al presidente Stefano Bonaccini e al Governo misure ancora più restrittive per il nostro territorio e un aiuto per poter effettuare maggiori controlli. Attenersi scrupolosamente alle restrizioni è e resta fondamentale.

“Spero di poter dare nei prossimi giorni ai residenti di Piacenza e provincia delle notizie migliori”, ha dichiarato Sergio Venturi, Commissario regionale per l’emergenza Coronavirus, al termine del consueto bollettino quotidiano. “E’ da Piacenza che ripartiremo, tutta l’Emilia Romagna deve guardare a Piacenza. Ci aspettiamo che inizi da qui il decremento dei nuovi casi: ora non lo vediamo, non ci aspettiamo che sia immediato, ma se tutti ci impegniamo arriverà prima di quello che ci attendiamo. La prima a rallentare sarà Piacenza”.

Il Sindaco Patrizia Barbieri: “serve maggior senso di responsabilità”

“Farabutti, persone senza cuore, egoisti”. Sono parole molto dure quelle usate dalla dottoressa Raffaella Bertè, direttore della Rete di Cure palliative dell’Ausl di Piacenza, per apostrofare chi continua a fare la propria vita nonostante divieti e raccomandazioni. Sono le parole di una persona che sta combattendo in prima linea da settimane, insieme a tanti colleghi che lavorano giorno e notte, e che quando finalmente – sfiniti – escono dall’Ospedale trovano gente a passeggio, come se l’emergenza senza precedenti che stiamo vivendo fosse solo un film o un problema di qualcun altro.

Nel suo consueto post serale il Sindaco Patrizia Barbieri torna a sottolineare i numeri del contagio a Piacenza. “Nei giorni scorsi ho evitato di commentare i numeri, sperando di annunciare quell’inversione di tendenza che purtroppo non si è ancora verificata. Credo quindi sia necessario ribadire che anche oggi abbiamo 1.206 positivi in provincia di cui 521 a Piacenza città. Ci sono oltre 400 polmoniti in Ospedale e 80 persone attendono di essere trattate. Più di 100 piacentini ci hanno lasciato solo negli ultimi 4 giorni”.

“Forse proprio ripartendo da numeri così preoccupanti e dolorosi posso far capire a tutti che serve maggior senso di responsabilità,” continua il primo cittadino di Piacenza. “Bisogna restare a casa, se non per ragioni molto serie. Bisogna evitare assembramenti e rispettare le distanze in ogni contesto. In molti mi chiedono di intervenire più duramente, ma è importante ribadire che sugli inasprimenti delle azioni non possiamo fare altro: le ordinanze sull’emergenza Covid-19 non sono più in capo ai sindaci. Tuttavia sulla repressione e sulle sanzioni abbiamo il dovere di essere intransigenti”.

I Sindaci della Provincia di Piacenza: “Restate a Casa”

I Sindaci della Provincia di Piacenza hanno pubblicato su Facebook e su altri social media tutti alla stessa ora una locandina con un invito a “Restare a Casa”, accompagnata da una lettera alla cittadinanza.

“Tutti per uno e uno per tutti. Uniti noi resistiamo, divisi noi cadiamo”. (A. Dumas)

Il messaggio è conosciuto da tutti e difficile che qualcuno lo dimentichi. RESTIAMO A CASA!
Ma c’è un’altra cosa che non dobbiamo scordare: L’UNIONE (dell’intera collettività) FA DAVVERO LA FORZA. E noi Sindaci di tutta la Provincia di Piacenza oggi siamo qui a ricordarlo con questa immagine condivisa, per dire che tutti i nostri Comuni (con i loro rispettivi cittadini) ci sono, si impegnano, non si arrendono!

CONDIVIDETE ora sui vostri social e nelle vostre chat di Whatsapp la foto qui sopra. Facciamola girare, facciamo squadra, formiamo una catena attraverso i nostri smartphone, tablet e computer. E nella vita di tutti i giorni mettiamo a frutto ciò che questa tremenda emergenza ci sta – suo malgrado – insegnando:

INSIEME si va lontano, INSIEME le nostre forze non si sommano ma si elevano a potenza, INSIEME possiamo dire addio a questa emergenza. INSIEME possiamo riprenderci la nostra vita.

INSIEME!

Berlusconi dona 10 milioni per il nuovo reparto di terapia intensiva a Milano

Silvio Berlusconi ha devoluto la somma di 10 milioni di euro, in forma di donazione, alla Regione Lombardia per la realizzazione del reparto di terapia intensiva alla Fiera di Milano (400 posti) in fase di completamento, per trattare l’emergenza coronavirus. L’ex Primo Ministro ha disposto che la Regione possa utilizzare la donazione anche per altre emergenze, a seconda della necessità.

“Ringrazio Silvio Berlusconi per il suo contributo,” ha commentato Guido Bertolaso, consulente del governatore lombardo Attilio Fontana, che si sta occupando della realizzazione dell’ospedale presso la Fiera di Milano. “Un gesto che rappresenta al meglio il gioco di squadra che serve all’Italia, il contributo di un uomo innamorato della sua città, della sua terra, del suo Paese”.