Jessica Scaglione

Colpisce i poliziotti e fugge dopo un furto: arrestato un pregiudicato

Risale allo scorso maggio il furto. È stato trovato e arrestato il 48enne marocchino

Aveva rubato capi di abbigliamento e scarpe per un valore di circa 100 euro, ed era riuscito a sfuggire all’arresto, resistendo con calci e pugni e colpendo uno dei poliziotti con violenza al volto. È stato trovato intorno alla mezzanotte di ieri mentre si trovava in un bar il 48enne marocchino, già noto alla legge per reati contro il patrimonio e privo di permessi di soggiorno, a seguito di diverse indagini. Dovrà rispondere per i reati di rapina impropria, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale: è stato condotto alle Novate, dopo essere stato identificato grazie ad alcuni testimoni e alle impronte digitali.

Cisgiordania. Bambino lancia sasso: fermato dalla polizia

Aveva lanciato un sasso contro un’automobile di coloni

Ha solo 5 anni Wadi’a Maswadeh, il bambino palestinese fermato e tenuto in custodia dall’esercito israeliano per ben due ore, dopo aver lanciato un sasso contro un’automobile di coloni a Hebron. Uno dei video, filmati due giorni fa e diffusi da Betlezem, un gruppo umanitario israeliano, mostrano sette soldati trattenere Wadi’a: quindi, il tentativo di far salire il bambino, in lacrime, su di una jeep dell’esercito, riuscito solo dopo che un passante avrebbe deciso di accompagnarlo. Un video successivo mostra anche il padre, che insieme al bambino è stato trattenuto, legato e bendato, fino all’arrivo di un ufficiale: sono stati poi accompagnati dalla polizia palestinese, dove sono stati entrambi interrogati. Sembrerebbe quindi che non si tratti di un errore di un soldato isolato, ma un’azione condivisa; secondo la legge israeliana applicata in Cisgiordania, l’età minima per essere ritenuti responsabili di un crimine è di 12 anni. Questo dichiara il gruppo Betlezem, che aggiunge che potrebbe non trattarsi di un evento isolato.
L’esercito israeliano, attraverso un portavoce, critica la scelta di Betlezem di diffondere la notizia ed il video senza prima aver chiarificato la questione, ma per ora non ci sono stati commenti sull’episodio.

Giardini Merluzzo. Accoltellato senza ragione: denunciato il colpevole

Sedeva sui gradini con la fidanzata quando è stato aggredito da ubriachi

Fortunatamente non è grave il marocchino 32enne che la notte scorsa è stato aggredito improvvisamente mentre sedeva sui gradini ai Giardini Merluzzo, assieme alla fidanzata, una ventenne romena. Due giovani si sarebbero improvvisamente avventati su di lui, senza una ragione apparente, colpendolo ripetutamente a corpo e testa con un taglierino, oltre che con calci e pugni: sarebbero poi scappati, forse preoccupati che le urla della ragazza attirassero qualcuno. Uno dei due, un 21enne albanese, è stato bloccato dalla polizia. Il ragazzo, che era ubriaco quando è stato raggiunto dagli agenti, avrebbe opposto una violenta resistenza all’arresto, e non sarebbe stato possibile ottenere le sue generalità, che sono state richieste la mattina seguente, al risveglio.
Il giovane albanese, che impugnava l’arma durante l’aggressione, è stato denunciato per concorso a lesioni aggravate, resistenza e stato di ebbrezza. Risulta che si trovi in Italia senza permesso di soggiorno. Sembra essere stato coinvolto già due anni fa in un simile episodio, quando è stato accoltellato alla gola mentre si trovava sul Pubblico Passeggio.

Gropparello. Scomparso un anziano: sono in corso le ricerche

Il 79enne si è allontanato questa mattina a piedi. Ricerche in corso da questo pomeriggio

Si sarebbe allontanato questa mattina a piedi, indossando pantaloni verde scuro e una maglia a strisce blu: la figlia, non vedendolo rientrare dopo diverse ore, ha allertato le autorità. Le ricerche sono iniziate quasi subito, e sono coinvolti i vigili del fuoco, oltre che i carabinieri e la protezione civile. Francesco Casella, di 79 anni, è alto circa 1.70 m, di media corporatura, ha capelli bianchi e occhi castani; la sparizione è avvenuta in zona Sariano di Gropparello. Chiunque avesse sue notizie è invitato a contattare i carabinieri o i vigili del fuoco.

Terni. Anziani maltrattati in una casa di riposo: 4 arresti

Le immagini shock inchiodano il gestore della struttura e alcuni operatori

Risalgono a tre mesi fa le denunce di alcuni dipendenti dell’ospizio, stanchi di assistere ai soprusi che si svolgevano quotidianamente: le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno condotto all’arresto del gestore (73 anni), oltre che di una cuoca, un’operatrice sanitaria e un’infermiera (rispettivamente di 62, 45 e 39 anni). Altre due operatrici sanitarie sono state sottoposte alla misura cautelare di divieto di avvicinarsi ai luoghi normalmente frequentati dagli ospiti della struttura e di comunicare in alcun modo con loro o le famiglie. Le immagini sconvolgenti mostrano gli anziani vittime di percosse, insulti, schiaffi, offese e persino morsi: alcuni di essi sarebbero stati rinchiusi nelle loro stanze, o volutamente isolati dagli altri, perché considerati particolarmente problematici. Una paziente malata di Alzheimer, lasciata libera di girovagare senza assistenza nella struttura, è scivolata sul pavimento appena lavato, rompendosi un femore.
Violate anche le norme di sicurezza ed igiene: la casa di riposo è al momento sotto sequestro preventivo, ed è stata affidata in custodia all’Usl Umbria 2.

Operazione anti-droga dei carabinieri: 9 arresti nel piacentino

Preoccupazione per il ritorno dell’eroina. Tra gli acquirenti anche giovanissimi

Sono iniziate sul finire del 2012 le indagini dei carabinieri su numerosi gruppi di giovani spacciatori, tutti maggiorenni, che in comune avevano l’abitudine di rifornirsi nel milanese e nel lodigiano. Erano già stati effettuati 7 arresti, ma è oggi che è scattata l’operazione dei carabinieri di Rivergaro: molti dei sospetti sono stati colti in flagranza di reato, tra questi, una 19enne che spacciava quando il fidanzato era occupato, e un giovane agli arresti domiciliari. Tra le droghe ritrovate in possesso degli spacciatori sono stati sequestrati 600 grammi di hashish, 50 di eroina, un etto di cocaina, ed uno di marjuana: l’eroina, sotto forma di fumo, e non di sostanza da iniettare, sembra essere di nuovo diffusa, soprattutto tra i giovani a causa del costo non elevato. Tra i segnalati, circa 70 acquirenti, si trovano anche alcuni minorenni.

Accolto il ricorso: sì a cure con cellule staminali per due bambini

Potranno iniziare presto le cure: così ha stabilito il giudice

Sono ormai 130 i ricorsi accolti nei tribunali d’Italia per la questione delle cellule staminali: abbastanza da mettere in discussione la costituzionalità della legge 57/13, varata in seguito al decreto Balduzzi. Anche il giudice di Piacenza Giovanni Picciau ha accolto il ricorso di una famiglia piacentina: i due bambini, di 11 anni e costretti su una sedia a rotelle a causa di una rarissima malattia degenerativa, potranno iniziare le infusioni a base di cellule staminali mesenchimali agli Spedali Civili di Brescia, in cui si applica il protocollo della Stamina Foundation, associazione che sostiene la ricerca sul trapianto di cellule staminali. Il giudice stesso afferma che le strutture pubbliche, oltre che le cure orientate alla guarigione, dovrebbero sostenere anche le cure che permettono un miglioramento della qualità di vita del malato.
Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Monica Magnani, una di un centinaio di legali che offrono le loro prestazioni gratuitamente nelle cause per quelle che sono denominate “cure compassionevoli”.

Taranto. Fulmine colpisce due bambini. Uno ferito, l’altro non ce l’ha fatta

Giocavano in spiaggia a pallone quando è avvenuto il fatto. Per il dodicenne non c’è stato nulla da fare

La tragedia è avvenuta su una spiaggia di Campomarino di Maruggio, a circa 40km da Taranto: i bambini, cugini originari di Altamura, stavano giocando a pallone con altri ragazzini quando sono stati colpiti improvvisamente da un fulmine: secondo i testimoni, il cielo era nuvoloso, ma non aveva ancora iniziato a piovere. Il più giovane dei due, Giovanni Carlucci, di 12 anni, è morto sul posto per un arresto cardiaco, nonostante i disperati tentativi di rianimarlo; il cugino di 14 anni si trova in stato confusionale all’ospedale Giannuzzi di Manundria. Ha riportato alcune ustioni, ed è al momento affetto da amnesia retrograda, ma i medici hanno sciolto la prognosi e confermano che le sue condizioni non sono gravi. Anche il padre, che ha assistito alla scena, si trova al momento in ospedale, in seguito a un malore provocato dallo shock.
Una delle cause del terribile fatto potrebbe essere la montatura di metallo degli occhiali del piccolo Giovanni, che potrebbe aver attirato il fulmine su di lui. Continua il forte nubifragio che ha investito la zona, e che avrebbe anche ritardato l’arrivo dei soccorsi; infatti la strada era ostruita da alcuni alberi caduti, ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Minaccia e tormenta la ex 15enne. Condannato per stalking

Un anno e 4 mesi per il ventenne colpevole di aver minacciato di morte l’ex fidanzata. La difesa: ”Faremo appello”

Avrebbe minacciato di morte e perseguitato una ragazzina piacentina di 15 anni, incapace di accettare la fine della relazione durata un anno: è stato condannato per stalking un ventenne nordafricano, che sconterà un anno e 4 mesi ai domiciliari, con la costante presenza di almeno uno dei due genitori. L’incubo per la ragazza sarebbe iniziato in aprile, in seguito il suo rifiuto di continuare la relazione. Dopo aver minacciato il suicidio, il ventenne sarebbe passato agli appostamenti e, infine, alle minacce: tra le più gravi, la promessa di ucciderla nel giorno del suo sedicesimo compleanno. Dopo aver subito per un mese, ed essere arrivata al punto di aver paura di uscire di casa, la ragazza avrebbe trovato il coraggio di denunciare l’accaduto.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Cristina Balteri, ha intenzione di proporre un appello una volta lette le motivazioni della sentenza. Ritiene, infatti, che non ci siano prove concrete a sostenimento della condanna, solo le parole della ragazzina.

Mandela. Condizioni gravi, ma non è in stato vegetativo

I dottori ed il governo smentiscono la notizia circolata in giornata

Smentite le voci che vedrebbero Nelson Mandela in stato vegetativo, e la famiglia considerare la possibilità di staccare la spina, diffuse in un documento pubblicato questo martedì. I medici ed il presidente Zuma hanno preso parola per contraddire la notizia e confermare che l’ex presidente, ancora in condizioni gravi per un’infezione polmonare, non sarebbe infatti in coma vegetativo irreversibile; anche la moglie, che da 25 giorni è al suo fianco mentre rimane ricoverato al MediClinic Heart Hospital di Pretoria, afferma che nonostante tutto egli “non ha mai sofferto” da quando è iniziata la degenza.