Economia e Diritto

Notizie di Economia e Diritto

Prova del DNA. Il Giudice può imporre il prelievo coattivo di materiale biologico

Con la Legge 85/2009 il prelievo coatto è ammesso, ma soltanto per reati di una certa gravità

Per potere confrontare il “DNA” ricavabile dal materiale rinvenuto sulla scena del crimine con il DNA del sospettato è spesso necessario prelevare da quest’ultimo il materiale biologico su cui condurre l’esame. E costui potrebbe non consentire alcun prelievo dalla sua persona. Del resto come è noto la nostra Costituzione garantisce la libertà personale come diritto inviolabile che consente a ciascuno di rifiutare di eseguire o subire qualsiasi atto a maggiore ragione sul proprio corpo. Per superare questa impasse, recentemente è stata introdotta una legge (85/2009) che consente sì al Giudice di imporre il prelievo coattivo di materiale biologico, ma entro certi limiti e a determinate condizioni così contemperando le opposte esigenze di salvaguardia da un lato delle indagini e della libertà personale dall’altro.
In particolare il prelievo coatto è ammesso soltanto per reati di una certa gravità, esclusivamente a condizione che sia assolutamente indispensabile per la prova dei fatti e sempre che non comporti pericoli alla vita, alla salute o sofferenze di non lieve entità.

Pubblica su un sito di scambisti il numero di telefono del fidanzato

La Cassazione conferma la condanna per molestie nei confronti dell’autrice del gesto

Con la sentenza n. 47667 del dicembre 2011 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per molestie nei confronti di una giovane che, per vendicarsi dell’abbandono da parte del fidanzato, aveva pubblicato il numero di cellulare di quest’ultimo su un sito di annunci a sfondo sessuale. A seguito di incessanti telefonate, infatti, il fidanzato aveva sporto querela nei confronti della ex compagna. La Corte ha confermato la condanna emessa nei giudizi di merito ritenendo ininfluente che l’imputata non fosse l’autrice materiale delle telefonate.
Questa, infatti, aveva permesso – come mediatrice – la commissione di comportamenti molesti che la stessa era ben consapevole di provocare e pertanto doveva rispondere del reato di molestie previsto dall’art. 660 del codice penale.

Standard and Poor’s declassa la Francia. L’Italia crolla a BBB+

Declassate anche Spagna, Portogallo e Austria. Si salva solo la Germania. Affossati Borse e Euro. Nuova impennata degli spread

L’Europa sta crollando e l’Italia “sta andando in malora”, per usare le parole di Umberto Bossi. Con un declassamento a catena che – come ampiamente annunciato nei mesi scorsi – strappa la tripla A alla Francia e fa scivolare l’Italia da A a BBB+, declassando anche Spagna, Portogallo e Austria, Standard and Poor’s condanna senza appello l’Unione Europea, incapace di affrontare la crisi. Secondo quanto riportato dall’Ansa, “la decisione di tagliare il rating di ben 9 Paesi europei sui sedici sotto osservazione (oltre a Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Austria sono finiti sotto la scure anche Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia) e’ motivata proprio con quelle che vengono giudicate le insufficienti misure adottate dai governi nelle recenti settimane”.
I mercati hanno immediatamente risentito della notizia. Le Borse europee sono colate a picco, l’euro è finito ai minimi storici e si è assistito ad una nuova impennata degli spread (col minimo storico dei Bund tedeschi il differenziale con i tassi italiani e’ risalito sopra i 500 punti).
Per la Francia di Nicolas Sarkozy il declassamento e’ una sconfitta bruciante. La perdita della tripla A potrebbe costare la poltrona all’inquilino dell’Eliseo. Per l’Italia di Mario Monti la sconfitta non è certo meno bruciante. Per il Belpaese il downgrade è stato addirittura doppio. Per le agenzie di rating BBB+ significa “adeguata capacita’ di rimborso, che pero’ potrebbe peggiorare”.

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Google festeggia il Natale donando 40 milioni di dollari

Le cause sostenute: l’insegnamento delle discipline scientifiche, l’istruzione delle ragazze, la crescita attraverso la tecnologia e la lotta al traffico di esseri umani

Per Google, la filantropia è un valore fondamentale. Quest’anno la “Grande G” ha donato più di 100 milioni di dollari a varie organizzazioni in tutto il mondo, inclusi 40 milioni di dollari in sovvenzioni per sostenere le quattro cause ritenute particolarmente importanti dai suoi timonieri: l’insegnamento delle discipline scientifiche (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), l’istruzione delle ragazze, la crescita attraverso la tecnologia e la lotta al traffico di esseri umani e alla schiavitù moderna. Inviando una email di ringraziamento a tutte le società che contribuiscono con AdWord o AdSense ai profitti di Google, la società ha invitato a festeggiare il Natale informandosi su queste organizzazioni, sul grande lavoro che stanno facendo e su come sostenerle.

Insegnamento delle discipline scientifiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica)
Nei prossimi sei anni, ci saranno 2,4 milioni di offerte di lavoro nei settori delle discipline scientifiche. Queste organizzazioni sono al lavoro per offrire a una nuova generazione di studenti la possibilità di formarsi nei campi delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica e di perseguire le gratificanti opportunità di carriera che spesso si presentano al termine di questi studi. La nostra donazione sosterrà le loro iniziative per più di 3 milioni di bambini.

Platform Bèta Techniek
Bletchley Park Trust
Citizen Schools
Computer History Museum
Concord Consortium
D.C. Public Education Fund
Generating Genius
Girl Scouts of Northern California
Girlstart
MathFitness
Roberta Initiative
Robin Hood
Teach For All
The Tech Museum of Innovation
Science Gallery
World Wide Workshop

Istruzione delle ragazze
Sostieni l’istruzione di una ragazza in Africa e in futuro il suo stipendio sarà più alto del 25%, avrà un terzo in meno di probabilità di contrarre l’HIV/AIDS e avrà una famiglia più piccola e più sana. Il nostro sostegno a queste organizzazioni sovvenzionerà l’istruzione di oltre 10.000 ragazze nei paesi in via di sviluppo.

African Leadership Academy
CAMFED International
Afghan Institute of Learning
Free the Children
10×10: Educate Girls, Change the World
Omega Schools Foundation
Akili Dada

Crescita attraverso la tecnologia
La tecnologia digitale è uno dei fattori che incentivano maggiormente la prosperità, purché sia accessibile. Nei Paesi a basso e medio reddito, un aumento minimo del 10% nella penetrazione di Internet porta a un aumento dell’1,4% nella produzione economica. Gruppi innovativi stanno utilizzando i social media, la programmazione open source, le reti mobili e altre piattaforme tecnologiche per mettere in contatto le comunità, migliorare l’accesso alle informazioni e risolvere problemi persistenti. La nostra donazione aiuterà queste organizzazioni a portare avanti un cambiamento scalabile per milioni di utenti di queste tecnologie.

Fundación Cibervoluntarios
Fundación Ciudadano Inteligente
Code for America
DoSomething.org
Engineers without Borders Canada
iLab Liberia
Inveneo
Mercy Corps
Public.Resource.Org
Samasource
Stanford University, Center on Democracy, Development and the Rule of Law
Switchboard
Team Rubicon
Vittana

Schiavitù moderna e traffico di esseri umani
La cattiva notizia: ci sono più schiavi oggi che in qualsiasi altro periodo della storia. La buona notizia: tornando ai loro villaggi e contribuendo ad educare gli altri, gli schiavi liberati tutelano centinaia di migliaia di persone che rischiano di essere ingannate o costrette a subire simili soprusi. Il nostro sostegno libererà dalla schiavitù moderna più di 12.000 persone e impedirà l’oppressione di altri milioni di individui.

ActionAid India
Aide et Action
BBC World Service Trust
Slavery Footprint
International Justice Mission
La Strada International
Not for Sale
Polaris Project
GoodWeave

Dopo Grecia e Italia, la prossima a scivolare sarà la Francia?

Gli speculatori hanno preso di mira i titoli di Stato francesi. E la vicenda del declassamento fa riflettere

“Dopo l’Italia e la Grecia, toccherà alla Francia?”. Questo titolo a caratteri cubitali è stato pubblicato in prima pagina dal quotidiano “Le Monde”, che ha analizzato la situazione francese mettendo in luce una serie di pericoli molto concreti. Nei giorni scorsi Standard & Poor’s aveva mandato un messaggio ai suoi abbonati scrivendo: “Debito sovrano, Francia, downgrading”. Poche parole per dire che Parigi non avrebbe più contato sulla “tripla A”. Ma alcuni minuti dopo – quando già il mondo intero era finito nel caos – la notizia è stata smentita da New York. Una coincidenza strana, soprattutto se si pensa che la perdita dalla “tripla A” da parte della Francia è data come sempre più probabile negli ambienti finanziari europei e americani.

La verità è che gli speculatori hanno preso di mira gli Oat, i titoli di Stato francesi che equivalgono – in sostanza – ai nostri Btp. Queste operazioni sugli Oat stanno causando problemi di spread e di rendimenti, esattamente come quelli che hanno colpito il nostro Paese. A metà della scorsa settimana il divario tra gli Oat decennali e i loro corrispettivi tedeschi, a cui tutti fanno riferimento, è schizzato a 170 punti base (in luglio erano 60!). Un record negativo storico che non ha precedenti nell’era dell’euro. Se i conti francesi sono migliori di quelli italiani, alcuni aspetti dell’economia reale fanno pensare. La disoccupazione in Francia sta sfiorando il 10% contro l’8,3% dell’Italia. Il deficit pubblico a fine 2011 è stimato intorno al 5,8% in Francia, mente in Italia è il 3,7% del Pil. In più il debito delle famiglie francesi nel 2010 era il 55,1% del Pil, contro il 45% del nostro Paese.

L’economista Marc Touati ha commentato questa fase con parole che non lasciano spazio all’interpretazione. “La questione ormai non è più se la Francia abbandonerà la tripla A,” ha spiegato, “ma quando”. “L’allargamento dello spread con i Bund tedeschi riflette un’oggettiva differenza nella gestione delle finanze dello Stato. Dal 2001 il deficit pubblico è stato in media il 4,1% del Pil in Francia e il 2,5% in Germania”. La conferma arriva da un altro stimato economista, Jacques Attali, che ha sottolineato: “Non facciamoci illusioni: sul mercato il rating del debito pubblico francese non è più la tripla A”. Punto.


Moody’s declassa anche la Spagna. UE sempre più in crisi

Duro colpo per Madrid. Tagliato il rating a livello A1 con un outlook negativo

Grecia, Portogallo, Stati Uniti, Italia, Spagna. La crisi del mondo occidentale si fa sempre più evidente. Dopo Standard&Poor’s e Fitch, anche Moody’s declassa la Spagna, colpendo duramente Madrid, a un mese dalle elezioni politiche. La notizia è considerata preoccupante anche perché in questi giorni, in Europa, i capi di stato dell’Unione stanno provando a trovare un accordo per arginare la gravissima crisi finanziaria che si diffonde a macchia d’olio su scala globale.

Moody’s ha abbassato di due scalini il rating sulla solvibilità del debito della Spagna, portandolo da Aa2 ad A1, con un outlook negativo. “La decisione”, riporta Il Sole 24 Ore, “è dovuta soprattutto all’alto livello di indebitamento del settore bancario del Paese iberico. Un livello tale che potrebbe portare ad un ulteriore declassamento se la crisi nell’eurozona dovesse peggiorare”.

Standard and Poor’s declassa l’Italia. ”Deboli le prospettive del Paese”

Con una decisione inattesa, Standard and Poor’s ha deciso di tagliare il rating sul debito italiano, portandolo da ”A+/A-1” ad ”A/A-1”, con outlook negativo

La classe politica italiana e le inefficienze del settore pubblico in genere sono il vero problema del nostro Paese. E’ ciò che emerge dalle note diffuse da “Standard and Poor’s”, che ha declassato il rating sul debito italiano, portandolo da “A+/A-1” ad “A/A-1”, con outlook negativo. “Questo declassamento dell’Italia”, ha spiegato l’agenzia di rating nella notte, “riflette le deboli prospettive di crescita del paese, la fragile coalizione di governo (…) le differenti posizioni politiche all’interno del Parlamento” che continuano a “limitare la capacità del governo di rispondere in modo deciso alle sfide macroeconomiche sia a livello interno che internazionale”.

Secondo “Standard and Poor’s”, le misure varate non senza difficoltà dal Governo, con una manovra complessiva da 60 miliardi, si tradurranno in una crescita ancora più debole dell’economia italiana rispetto alle previsioni dello scorso maggio. Inoltre l’aumento della pressione fiscale in un Paese già gravato da troppe tasse, la crescita prevista per i tassi di interesse e la modesta attrazione di investimenti e capitali dall’estero, fanno pensare che l’Italia non riuscirà a consolidare i conti pubblici entro il 2013.


Stati Uniti declassati. La Cina, il più grande creditore, chiede interventi seri immediati

Standard & Poor’s declassa gli USA. Da AAA a AA+. Il piano per la riduzione del debito approvato dal Congresso non è sufficiente. Obama in crisi: ”commessi errori profondi”

Washington. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il rating Usa da AAA a AA+. La notizia che tutti si aspettavano è giunta, pesante come un macigno. Il piano per la riduzione del debito approvato dal Congresso non è stato giudicato sufficiente, in particolare dalla Cina, il più grande creditore degli Stati Uniti che chiede a gran voce “interventi seri”.

Per l’amministrazione guidata dal Presidente Obama la decisione è stata presa commettendo “errori profondi e fondamentali”. Intanto la Federal Reserve ha provato a gettare acqua sul fuoco, promettendo che non ci saranno conseguenze a livello finanziario.

Università di Parma. Al prof. Paolo Colombo ”Doctorate Honoris Causa”

Dall’università di Atene l’alto riconoscimento al docente della facoltà di Farmacia

Lo scorso giovedì 22 aprile è stato conferito al Prof. Paolo Colombo, docente della Facoltà di Farmacia dell’Università di Parma, il "Doctorate Honoris Causa" in Farmacia da parte dell’Università di Atene (National and Capodistrian University of Athens).

La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, presieduta dal Vice Rettore dell’Università di Atene N. Kitta e dal Preside della Facoltà di Farmacia Aleksandros Skaltsounis, si è svolta alla presenza di un pubblico costituito dai membri della Facoltà e da rappresentanti del mondo industriale farmaceutico greco.

Il Prof. Dimitri Rekkas, docente di Tecnologia Farmaceutica, ha letto la Laudatio illustrando la figura e le origini scientifiche del premiato.

Il Preside Skaltsounis, durante la presentazione del titolo di Dottore, si è rivolto al Prof. Colombo con queste parole: «Le viene attribuito questo onore poiché lei è una persona che ha conoscenza della scienza farmaceutica, ama la scienza e ha scoperto delle medicine innovative che curano il dolore e la malattia d ell’uomo. Lei ha saputo inserire nelle medicine una combinazione di azione e teoria al fine di migliorare la salute. La sua riconosciuta capacità è rivolta alle somministrazioni orali ed inalatorie sulle quali fa ricerca e insegna. La Facoltà di Farmacia di Atene loda e accoglie il Prof. Paolo Colombo come illustrissimo Professore della Scuola di Atene».

Il Prof. Colombo ha in seguito presentato la sua Lectio Magistralis dal titolo "Integrating Medicines and Pharmaceutical Care towards a Patient Focused Therapy".