Tecnologia: come ci rovina il sonno. Riappropriamoci del riposo

Per dormire bene, è necessario staccare la spina. L’inchiesta pubblicata sul Canadian Medical Association Journal

L’ultima ricerca sulle cattive abitudini portateci dalla grande diffusione tecnologica di fine secolo scorso arriva direttamente dall’Hospital for Sick Children di Toronto. Per cadere serenamente tra le braccia di Morfeo, spiegano gli studiosi, dobbiamo privarci di televisione, computer, cellulari e altri dispositivi elettronici che rischiano di compromettere il riposo notturno, almeno un’ora prima di andare a letto. “Queste attività stimolano il cervello e stravolgono i regolari cicli di sonno-veglia” spiega Peter Polos, l’autore dello studio.
La cattiva abitudine di non abbandonare il cellulare o il tablet neanche sotto le coperte, secondo i risultati di una ricerca del Sleep Disorders Center del JFK Medical Center di Edison, non solo compromette la qualità del sonno, ma anche lo stato di salute generale, arrivando a causare problemi di insonnia, depressione, ansia, deficit di attenzione e iperattività.
La spiegazione sta tutta nella fonte luminosa rilasciata dagli schermi dei dispositivi elettromagnetici, che inibisce il rilascio di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno veglia. Inoltre, le onde magnetiche ed elettriche determinano una diminuzione del sonno profondo, nelle prime ore, che è fondamentale per il recupero fisico.

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