Redazione

Le regole della Fase 2 spiegate in modo semplice

Le regole della Fase 2, riassunte per punti, nel modo più semplice possibile

Le regole sono divise per argomenti, in modo che possiate andare a cercare direttamente quello che vi interessa sapere.

LE NOVITÀ DEL DECRETO IN SINTESI

🔹 L’economia riparte per step (cantieri pubblici, manifattura e costruzioni).
🔹 Ci si potrà muovere dentro il territorio della Regione ma sempre giustificando i motivi con l’autocertificazione e solo per motivi di lavoro, motivi di salute, situazioni di necessità (es. fare la spesa o acquistare medicine), incontri con i congiunti e i fidanzati.
🔹 Se ci saranno le condizioni di sicurezza verranno riaperti i parchi, ma non le aree gioco bimbi.
🔹 Saranno autorizzati i funerali. Possibilmente all’aperto con non più di 15 persone (solo parenti di 1° e 2° grado).
🔹 Si potranno vendere cibi da asporto.
L’esame di maturità si farà fisicamente a scuola (non online).
🔹 Si potranno andare a trovare i congiunti (genitori, nonni, figli, zii, nipoti) e anche i fidanzati.
🔹 Restano rigorosamente vietati gli assembramenti, anche nelle aree private.
🔹 Occorrerà indossare la mascherina, anche chirurgica (che avrà un prezzo fissato a 0,50 euro). La dovrà indossare chiunque si trovi in ambienti o luoghi chiusi (negozi, ma anche i mezzi pubblici e comunque quando non si riesca a rispettare il metro di distanza di sicurezza), chi abbia più di 6 anni (i bimbi 0-5 sono esentati). Sono ammesse anche le mascherine lavabili e autoprodotte purché coprano dal mento fin sopra il naso.
🔹 Non sono obbligati ad indossare le mascherine i bambini da 0 a 5 anni.
🔹 Per i pendolari verranno aumentati i mezzi nelle fasce critiche.
🔹 Nei mezzi di trasporto sarà ammesso un numero massimo di passeggeri per consentire la distanza obbligatoria di un metro. Verranno posizionati marker sui posti a sedere per segnalare quelli che non potranno essere usati. Ci sarà l’obbligo di mascherine su tutti i mezzi pubblici. Ci sarà gel disinfettante a bordo dei treni.

LE TAPPE DELLA RIPARTENZA

DAL 4 MAGGIO
🔸 Aprono 38 nuove filiere Ateco. Tra queste: chimica, industria del legno (mobili compresi), fabbricazione di auto, costruzioni, vetro, industria tessile e metallurgica.
🔸 Riparte lo sport con allenamenti individuali.

DAL 18 MAGGIO (se ci saranno le condizioni)
🔸 Riapre tutto il commercio al dettaglio.
🔸 Riaprono musei, mostre, biblioteche.
🔸 Ripartono gli allenamenti per sport a squadre.

DAL 1 GIUGNO (sempre se ci saranno le condizioni)
🔸 Riaprono bar e ristoranti.
🔸 Riaprono estetisti, barbieri, parrucchieri, centri massaggi.

LE MASCHERINE

🔹Le mascherine sono previste nei luoghi confinati aperti al pubblico (es. nei negozi e nei supermercati).
🔹Le mascherine sono previste sui mezzi di trasporto (metro, autobus, tram, treni, traghetti e aerei).
🔹Le mascherine sono previste in ufficio, qualora il lavoro imponga di stare a meno di un metro dalle altre persone e non siano possibili altre soluzioni organizzative.
🔹Le mascherine sono previste per le visite ai familiari e ai congiunti. E’ assolutamente necessario soprattutto per chi entra a contatto con gli anziani (per es. bambini e nonni).
🔹Dal 1 giugno, per bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, ecc. le mascherine saranno previste sia per i clienti che per i professionisti.
🔹E’ raccomandato l’uso della mascherina in tutte le occasioni (non solo lavorative) in cui non è possibile rispettare 1 metro di distanza dalle altre persone.
🔸Non sono obbligati ad indossare le mascherine i bambini da 0 a 5 anni.
🔸Non sono obbligati ad indossare le mascherine le persone disabili che non possano farne un uso continuativo.
🔸Le mascherine possono essere anche di stoffa, lavabili o autoprodotte purché forniscano adeguata barriera, garantiscano comfort e respirabilità e soprattutto coprano dal mento fino al di sopra del naso.

GLI SPOSTAMENTI DENTRO LA REGIONE

E’ in arrivo un nuovo modulo per l’autocertificazione. Come prima data e firma andranno messe davanti agli agenti. Ci si sposta solo all’interno della regione e solo per questi motivi:

🔸motivi di lavoro
🔸motivi di salute
🔸situazioni di necessità (es. fare la spesa o acquistare medicine)
🔸incontri con i congiunti e i fidanzati

Sempre considerando:
🔹divieto di assembramento
🔹obbligo di distanza di almeno 1 metro
🔹obbligo di indossare le mascherine
🔹E’ vietato andare nella seconda casa. E’ possibile che questo divieto venga tolto, se ci saranno le condizioni, dal 18 maggio.

GLI SPOSTAMENTI FUORI DALLA REGIONE

Ci si può spostare in un’altra Regione solo per:
🔸motivi di lavoro
🔸motivi di salute
🔸assoluta urgenza (es. allagamento della seconda casa)

🔹se eravate rimasti bloccati in un’altra Regione ora potete ritornare a casa vostra. Ma quando sarete lì vi potrete muovere come gli altri solo con le motivazioni scritte qui sopra.

OBBLIGHI PER TUTTI

🔹Per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°C, vige l’obbligo di contattare il medico curante.
🔹E’ vietato uscire di casa se si è in quarantena o isolamento fiduciario
🔹è vietata ogni forma di assembramento in luoghi pubblici e privati

PARCHI E GIARDINI PUBBLICI

In caso di riapertura di parchi occorre rispettare le condizioni di sicurezza:
🔹Tenere 1 metro (almeno) di distanza
🔹Evitare assembramenti
Il sindaco può valutare se chiudere aree specifiche qualora non sussistano le condizioni di sicurezza.
🔹Sono chiuse le Aree gioco bimbi

ATTIVITÀ SPORTIVA/MOTORIA ALL’APERTO

L’attività sportiva (jogging, corsa ecc.) e motoria (es: la camminata) è consentita a condizione che:
🔹sia un’attività svolta in solitaria
🔹si rispetti la distanza di 2 metri almeno dalle persone che si incontrano in caso di attività sportiva e 1 metro in caso di attività motoria
🔹i minorenni e le persone non autosufficienti vengano accompagnati da una sola persona
🔹cessa l’obbligo di svolgere attività sportiva o motoria entro un certo raggio dalla propria abitazione
🔹è consentito l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti, alcune interpretazioni indicano che sia preferibile rimanere all’interno del territorio comunale.
🔹Non sono consentite attività ludiche all’aperto.

SPORT E ALLENAMENTI

🔸4 MAGGIO > riparte lo sport individuale
🔸18 MAGGIO > riparte lo sport a squadre

🔹Sono sospesi ovunque gli eventi sportivi di qualsiasi disciplina.
🔹Sono consentiti gli allenamenti individuali di chi si prepara a prender parte a manifestazioni internazionali o nazionali.
🔹Sono consentiti gli allenamenti a porte chiuse solo per:
gli atleti professionisti
gli atleti non professionisti, ma ritenuti di interesse nazionale dalle rispettive federazioni, dal Comitato Italiano Paralimpico o dal Coni. Anche in questo caso sono vietati assembramenti e la distanza di sicurezza è aumentata a 2 metri.
🔹Restano chiuse palestre e centri sportivi, piscine e centri natatori.

EVENTI, SPETTACOLI, MANIFESTAZIONI, MUSEI E BIBLIOTECHE

🔹Sono vietati eventi, manifestazioni, spettacoli di ogni tipo (culturali, religiosi, fieristici, ludici, sportivi) sia in luoghi pubblici, sia in luoghi privati,
🔹Rimangono sospese cerimonie civili /religiose
🔹Rimangono chiusi fino al 18 maggio musei e biblioteche

CHIESE, LUOGHI DI CULTO, FUNERALI

Possono aprire i luoghi di culto (es. chiese) solo se:
🔸vengono prese misure per evitare gli assembramenti
🔸viene fatta rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro
🔹Sono comunque sospese le messe e funzioni religiose

REGOLE PER I FUNERALI:
🔸possono partecipare parenti di 1° grado (padre, madre, figlio o figlia) e 2° grado (nonno o nonna,
nipote, figlio del figlio o della figlia, fratello o sorella)
🔸sono ammesse al massimo 15 persone
🔸preferibilmente il funerale dovrebbe svolgersi all’aperto
🔸è obbligatorio indossare le mascherine
🔸è obbligatorio tenere la distanza di sicurezza di 1 metro

BAR, RISTORANTI ED ESERCIZI PUBBLICI

Sono aperti e autorizzati:
🔹mense aziendali (deve essere rispettata la distanza di 1 metro)
🔹attività che fanno asporto (es. Rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio)
🔹attività che fanno consegna a domicilio
🔹bar di ospedali e aeroporti
🔹autogrill, ma solo per asporto (la consumazione deve essere fatta all’esterno)
🔹aziende che preparano cibi all’interno di supermercati, o comunque in punti vendita di alimentari, per asporto

Sono chiusi fino al 1 giugno:
⛔ Pub
⛔ Ristoranti
⛔ Gelaterie
⛔ Pasticcerie

REGOLE PER L’ASPORTO
🔸si prenota il cibo da asporto (al telefono/online)
🔸si prende un appuntamento per il ritiro
🔸l’esercente fa entrare un solo cliente alla volta (solo per la consegna e il pagamento)
è rigorosamente vietato consumare il cibo nei locali
🔸è consentita la consegna direttamente al veicolo (es. drive fast food)

CURA DELLA PERSONA E ALTRI SERVIZI

Sono chiusi fino al 1 giugno:
⛔ centri benessere
⛔ centri estetici
⛔ barbieri
⛔ parrucchieri
⛔ centri massaggio
⛔ tatuatori
⛔ centri termali (tranne per servizi essenziali di assistenza)

Sono aperti:
🔹Lavanderie e pulitura di articoli tessili e pelliccia
🔹Lavanderie industriali
🔹Tintorie, altre lavanderie
🔹Pompe funebri e attivita connesse

SPAZI SOCIALI

Sono chiusi fino al 1 giugno:
⛔ centri culturali
⛔ centri sociali
⛔ centri ricreativi

NEGOZI APERTI E MERCATI

🔹 E’ obbligatorio far entrare le persone in modo dilazionato, solo per il tempo della spesa, facendo rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro.
🔹 Sono obbligatorie le mascherine e per i clienti anche i guanti.
🔹 Devono essere disinfettati e sanificati gli ambienti almeno 2 volte al giorno in funzione dell’orario di apertura.
🔹 Devono essere adeguatamente arieggiati i locali.
🔹 Vanno resi disponibili gel per disinfettare le mani e devono essere collocati vicino alle casse per i pagamenti, tastiere e schermi touch.
🔹 Va collocata adeguata segnaletica che inviti le persone a rispettare le distanze di sicurezza, ad indossare mascherina, ecc.

Sono aperti:
🔸 Ipermercati
🔸 Supermercati
🔸 Discount di alimentari
🔸 Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
🔸 Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
🔸 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
🔸 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
🔸 Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
🔸 Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
🔸 Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
🔸 Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
🔸 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
🔸 Edicole
🔸 Farmacie
🔸 Parafarmacie
🔸 Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
🔸 Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
🔸 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
🔸 Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
🔸 Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
🔸 Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
🔸 Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
🔸 Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
🔸 Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
🔸 Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
🔸 Commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria
🔸 Librerie
🔸 Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati
🔸 Tabaccai
🔸 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi fertilizzanti
🔸 Toelettatura degli animali da compagnia con queste regole: si prende appuntamento con il centro, non ci deve essere contatto diretto tra persone, si indossano mascherina e guanti, si sta ad un metro (almeno di distanza), si posa l’animale e si esce. Si riprende l’animale e si esce.
🔹 Sono chiusi tutti i mercati ad eccezione dei banchi alimentari nelle aree che si possono recintare.

REGOLE PER GLI ACCESSI NEI NEGOZI:
🔹 Si raccomanda di prevedere ampliamenti delle fasce orarie.
🔹 LOCALI PICCOLI (FINO A 40 MQ): può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
🔹 LOCALI GRANDI (DA 41 MQ IN POI): l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

GLI STUDI PROFESSIONALI

Agli studi professionali si raccomanda:
🔹 di fare massimo utilizzo di lavoro agile (smartworking);
🔹 di incentivare ferie e congedi retribuiti
🔹 di avere un protocollo anti contagio
🔹 quando non è possibile tenere la distanza di 1 metro tra i lavoratori: questi devono avere i dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, ecc.)
🔹 di incentivare le sanificazioni dei luoghi di lavoro, anche usando gli ammortizzatori sociali per proteggere i lavoratori che devono stare a casa per permettere le attività di sanificazione

IMPRESE: ARTIGIANATO, INDUSTRIA, AGRICOLTURA

Chi riprende dal 4 maggio deve applicare le misure di sicurezza del NUOVO PROTOCOLLO del 24 aprile 2020 (firmato da Governo e parti sociali) con TUTTE LE MISURE ANTIVIRUS.

⛔ Chi non rispetta il protocollo rischia la SOSPENSIONE dell’attività.

Possono riprendere:
🔹 1 Coltivazioni agricole, produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi
🔹 2 Silvicoltura ed utilizzo aree forestali
🔹 3 Pesca e acquacoltura
🔹 5 Estrazione di carbone (esclusa torba)
🔹 6 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
🔸 7 estrazione di minerali metalliferi
🔸 8 Estrazione di altri minerali da cave e miniere
🔹 9 Attività dei servizi di supporto all’estrazione
🔹 10 Industrie alimentari
🔹 11 Industria delle bevande
🔸 12 Industria del tabacco
🔸 13 Industrie tessili
🔸 14 Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia
🔸 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili
🔸 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
🔹 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
🔹 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati
🔹 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
🔹 20 Fabbricazione di prodotti chimici
🔹 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
🔸 22 Fabbricazione articoli in gomma e materie plastiche
🔹 23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalifferi
🔸 24 metallurgia
🔸 25 Fabbricazione di prodotti in metallo (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
🔸 26 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi
🔸 27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche
🔸 28 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature NCA
🔸 29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
🔹 32.50 Fabbricazione di strumenti e forn
🔸 30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
🔸 31 Fabbricazione di mobili
🔸 28 Altre industrie manifatturiere
🔸 33 Riparazione e manutenzione installazione di macchine e apparecchiature
🔹 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
🔹 36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
🔹 37 Gestione delle reti fognarie
🔹 38 Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
🔹 39 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
🔸 41 Costruzione di edifici
🔸 42 Ingegneria civile
🔸 43 Lavori di costruzione specializzati
🔸 45 Commercio ingrosso e dettaglio e riparazione di autoveicoli e di motocicli
🔸 46 Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
🔹 49 Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
🔹 50 Trasporto marittimo e per vie d’acqua
🔹 51 Trasporto aereo
🔹 52 Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
🔹 53 Servizi postali e attività di corriere
🔹 55.1 Alberghi e strutture simili
🔸 58 attività editoriali
🔸 59 attività di produzione, post produzione e distribuzione cinematografica di video e di programmi tv; registrazioni musicali e sonore
🔸 60 Attività di programmazione e trasmissione
🔸 61 Telecomunicazioni
🔸 62 Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse.
🔸 63 attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici
🔸 64 attività di servizi finanziari escluse le assicurazioni e i fondi pensione
🔸 65 assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie)
🔸 66 attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative
🔸 68 attività immobiliari
🔹 69 Attività legali e contabili
🔹 70 Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
🔹 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
🔹 72 Ricerca scientifica e sviluppo
🔸 73 pubblicità e ricerche di mercato
🔹 74 Attività professionali, scientifiche e tecniche
🔹 75 Servizi veterinari
🔸 78 attività di ricerca, selezione, fornitura di personale
🔸 80 servizi di vigilanza e investigazione
🔹 81.2 Attività di pulizia e disinfestazione
🔹 81.3 Cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)
🔸 82 Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi e supporto alle imprese
🔹 84 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
🔹 85 Istruzione
🔹 86 Assistenza sanitaria
🔹 87 Servizi di assistenza sociale residenziale
🔹 88 Assistenza sociale non residenziale
🔹 94 Attività di organizzazioni associative
🔸 95 riparazione di computer e di beni per l’uso personale e per la casa
🔹 97 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
🔹 99 Organizzazioni e organismi extraterritoriali

Le attività ferme possono comunque fare queste attività:
🔸 vigilanza
🔸 manutenzione
🔸 gestione dei pagamenti
🔸 pulizia/sanificazione

Le attività ferme possono vendere quello che hanno in magazzino informando il Prefetto e:
🔸 spedire le merci del magazzino verso i clienti
🔸 ricevere in magazzino beni e forniture
⛔ non si può produrre nuova merce da mettere in magazzino

LAVORO AGILE

Nelle varie formule, smart working, telelavoro, sono previste per:
🔹L’Amministrazione pubblica → con l’estensione ordinaria dello smart working al personale, in sede restano i dipendenti ritenuti essenziali, in ferie tutti gli altri
🔹Le Imprese → il lavoro agile può essere applicato a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali previsti. Sul sito Inail è disponibile tutta la documentazione
🔹Al pubblico e al privato oltre a ricordare di preferire modalità di lavoro agile e si raccomanda di promuovere l’uso di ferie e di congedo ordinario dell’anno in corso

SCUOLE, UNIVERSITÀ, CONCORSI, RIUNIONI, CONGEDI, ESAMI PATENTE

🔸Sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado, le Università, le Università per anziani
🔸sono sospese le gite scolastiche, le visite guidate, i gemellaggi
🔸Sono sospese le riunioni collegiali di scuole e istituzioni educative di ogni ordine e grado, come ad esempio il collegio docenti
🔸Sono sospesi master e corsi professionali
🔸Sono sospesi i corsi per le professioni sanitarie
🔸Sono sospese le attività formative di enti pubblici e privati, tranne nel caso in cui:
🔹siano svolte a distanza (es: videoconferenza, webinar ecc.)
🔹si tratti di corsi di formazione specifica in medicina generale
🔹si tratti di corsi formazione specialistica per medici e tirocinanti professioni sanitarie
🔹i dirigenti scolastici attivano la DIDATTICA A DISTANZA (norma che è una grande accelerazione in questo senso)
🔹 Università didattica e attività curriculari con modalità a distanza
🔸Sono sospesi i concorsi nel privato, a meno che e valutazioni dei candidati avvengano con modalità a distanza
🔸Sono sospesi i congedi del personale sanitario e tecnico
🔸Sono sospesi i congedi del personale che serve alle unità di crisi regionali
🔸Sono sospesi i congressi, i meeting, gli eventi sociali che coinvolgono personale sanitario o dei servizi essenziali/pubblica utilità
🔹Le riunioni sono da svolgersi con collegamento da remoto e in videoconferenza anche per:
🔸strutture sanitarie e sociosanitarie
🔸servizi di pubblica utilità
🔸riunioni di coordinamento per l’emergenza covid-19
🔸Per chi non ha potuto sostenere gli esami della patente c’è la proroga dei termini.

Il premier Conte promette investimenti straordinari per Piacenza

Giuseppe Conte PiacenzaPIACENZA – Il Primo Ministro Giuseppe Conte ha incontrato in Prefettura il Sindaco Patrizia Barbieri, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e le istituzioni locali, insieme al Ministro Paola De Micheli. “Quello di Piacenza”, ha dichiarato il Premier, “è un territorio che merita qualche ristoro da parte dello Stato, qualche gesto di attenzione. È una di quelle province che andremo a considerare perché ha sofferto tantissimo. Adesso stiamo lavorando per il nuovo decreto sulle misure economiche e sicuramente ci sarà un gesto di attenzione che io spero anche molto cospicuo. Piacenza sarà considerata insieme alle altre province più colpite della Lombardia, questo senz’altro”.

Giuseppe Conte Piacenza Patrizia Barbieri sindaco“Il pesante problema sanitario che ci ha interessato,” ha commentato Patrizia Barbieri, “e che tuttora persiste in seguito al virus, ha portato Piacenza e la sua provincia ad essere uno dei territori più gravemente colpiti per numero di decessi e di contagi.
Auspico quindi che il Ministero della Sanità segua costantemente l’evoluzione epidemiologica che ci riguarda e chiedo che il nostro territorio sia monitorato dall’Istituto Superiore di Sanità. In conseguenza dell’emergenza che abbiamo sostenuto e stiamo tuttora affrontando, è divenuta altresì insostenibile la crisi economica che riguarda tutti i settori, nessuno escluso.
La Città e il suo territorio hanno bisogno di interventi e di misure straordinarie specifiche con riguardo al mondo del lavoro, alle attività economiche, alle famiglie, all’istruzione ed al sociale. Siamo in una situazione di crisi enorme e non è sufficiente la buona volontà, la tenacia e la forza dei piacentini per risollevarci”.

Giuseppe Conte Piacenza Stefano BonacciniUn appello che il Governo e il premier Conte sembrano disposti a tenere in seria considerazione. “Promuoveremo misure destinate a cercare di ristorare le difficoltà che stanno attraversando le imprese, i lavoratori, le categorie professionali. Abbiamo anche un ulteriore progetto ancora più ambizioso, che abbiamo anche condiviso nell’arco della questo incontro con il Governatore Bonaccini, una delegazione di sindaci e il ministro De Micheli”. “Questa è una provincia che merita”, ha continuato Giuseppe Conte.

“C’è anche un progetto per quanto riguarda la sanità e le infrastrutture: a Piacenza faremo il primo ospedale no-Covid. E si è anche discusso del recupero dell’ex Ospedale Militare che potrebbe essere rilanciato. Non voglio entrare nei dettagli, però stiamo lavorando per dare un segno di rilancio a questo territorio duramente colpito. Come dovrebbe sempre accadere, lo Stato deve esserci di più dove c’è stata una maggiore sofferenza. E questo sarà il caso”.

Paola De Micheli“Abbiamo un piano nazionale,” ha concluso il Primo Ministro parlando anche dei rischi della fase 2; “stiamo affrontando una situazione nuova con un monitoraggio e un piano di vigilanza efficace che ci consentiranno di intervenire subito qualora la curva epidemiologica dovesse tornare a risalire, cosa che non possiamo escludere”.

(foto di Valentina Montanari)

Il Comune chiede al Governo di recuperare l’ex Ospedale Militare

PIACENZA – Per essere pronti a fronteggiare i futuri bisogni socio-assistenziali della collettività piacentina determinati dall’epidemia da COVID–19, il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha chiesto al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini di concedere al Comune di Piacenza l’Ex Ospedale Militare, di proprietà del Ministero. In una richiesta inviata anche al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e al sottosegretario Davide Baruffi, il Comune chiede di ottenere in uso l’Ex Ospedale Militare “nell’intento di valorizzarlo e renderlo funzionale”. Il Sindaco ha chiesto, però, anche di finanziare le opere necessarie “per completare in urgenza tutti i lavori necessari”. “Questo ci consentirebbe,” ha scritto il Sindaco, “di gestire meglio un eventuale aumento di contagi il prossimo autunno e permetterebbe a Piacenza – una volta vinta questa battaglia – di riappropriarsi di uno spazio importante in pieno centro storico”.

Dimenticati i bambini. Tarasconi: “non a caso quasi assenti donne nelle task force”

Se si pensa ad aprire le aziende senza tenere in adeguata considerazione i nostri bambini e chi ha il dovere di occuparsene significa che qualcosa non va nella programmazione“. Katia Tarasconi, consigliera del PD in Regione Emilia-Romagna, ha commentato sui social il nuovo decreto del Governo sulla Fase 2.

“Un piano d’azione chiaro con priorità individuate, studiate e condivise è l’unico modo che avremo per lasciarci alle spalle la fase 1 e affrontare preparati la fase 2 in cui siamo appena entrati. E parlare di priorità significa tenere conto di tutte le componenti della vita economica e sociale del Paese. Ma a giudicare dalla comunicazione che il Governo sta proponendo agli italiani in vista dell’inizio ufficiale della fase 2 previsto per il 4 maggio, trovo che il piano dei servizi e delle azioni previste dallo Stato non tenga conto, o tenga poco conto, di aspetti determinanti. Vedo una prospettiva quasi ribaltata. Se si pensa ad aprire le aziende senza tenere in adeguata considerazione i nostri bambini e chi ha il dovere di occuparsene significa che qualcosa non va nella programmazione“.

Del resto le donne sono praticamente assenti dalle task force messe in campo dal Governo per affrontare questa nuova fase. E, in assenza di una rappresentanza fisica nella stanza dei bottoni, il risultato non poteva che essere quello che abbiamo visto e stiamo vedendo: i problemi che perlopiù riguardano le donne e le madri sembrano passati in secondo piano”. ha commentato Tarasconi.

“La mia è una critica da madre prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, ed una critica a come il Governo centrale sta impostando la gestione di una fase cruciale nella quale – pur continuando a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 che fa ancora paura – si inizia a pianificare il ritorno alla vita attiva da parte di tutta la cittadinanza. Una fase senz’altro difficilissima perché richiede che nello stesso piano d’azione vengano considerate esigenze che spingono in direzioni opposte: da un lato il contenimento dell’epidemia, che richiede distanziamento sociale e riduzione della mobilità; dall’altro la ripresa dell’economia e della vita sociale, che richiedono esattamente l’opposto. Ed è proprio per l’oggettiva difficoltà di questa fase che, secondo me, la lista delle priorità non può non considerare componenti fondamentali dalla società. Andiamo verso l’estate e si prospetta un rientro al lavoro senza ferie nel prossimo periodo, nella speranza che l’economia riparta. E’ fondamentale che questo avvenga ma non è pensabile non programmare in modo preciso e con una comunicazione chiara alla cittadinanza, anche durante le dirette Facebook, come faremo a gestire la vita dei più piccoli e di tutti gli studenti visto che le scuole sono ancora chiuse e visto che probabilmente sarà complicato organizzare attività estive per bambini e ragazzi mentre i genitori dovranno essere al lavoro“.

Nuovo Decreto. Il sindaco Barbieri: “le indicazioni non danno né tranquillità, né risposte”

Che ci sia necessità di maggiore chiarezza è evidente, come si evince anche dalla rassegna stampa di oggi. Si dovranno tenere le distanze sociali, continueremo a muoverci nell’ambito della Regione soltanto per motivi di urgenze e necessità, per lavoro o per motivi di salute, e si potranno visitare i “congiunti”, parola che non fa chiarezza sui compagni non conviventi.

Il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha commentato il nuovo decreto lamentando mancanza di risposte chiare, ormai sempre più urgenti e determinanti per ripartenza: “il Governo deve fornire quanto prima tutti i chiarimenti attesi, perché non è pensabile tenere tante persone in uno stato di totale incertezza, e questo sia per quanto riguarda le misure di sicurezza necessarie per la salute, sia con riguardo ai contributi necessari per il futuro economico della nostra provincia”.

“Torno a chiarire che sia in quanto Sindaco di Piacenza, sia in qualità di Presidente della Provincia, i miei poteri sono limitati,” ha spiegato Patrizia Barbieri. “Possiamo operare scelte sulla base delle decisioni che il Governo nazionale e la Regione Emilia-Romagna stanno prendendo. Cerchiamo di muoverci con anticipo, proprio per non perdere tempo prezioso, e cerchiamo di far sentire le nostre ragioni nelle sedi opportune, perché sia riconosciuto che Piacenza merita un trattamento diverso rispetto al resto del Paese, con maggiori aiuti economici e un più alto livello di attenzione”.

Dovremo abituarci a convivere con il virus,” ha aggiunto. “Ma ciò non giustifica il silenzio assordante su scuola e famiglie. Quali strumenti intende utilizzare il Governo? Quali sono le linee guida precise a cui certe attività dovranno attenersi per poter riaprire? Per esempio come potranno operare i bar e ristoranti? Perché parrucchieri ed estetisti dovrebbero stare fermi ancora oltre un mese? Ci sono interi settori che stanno morendo e le indicazioni del DPCM non danno né tranquillità, né risposte“.

“Tutti comprendiamo l’importanza di una ripartenza graduale – soprattutto da noi dove è necessaria la massima prudenza vista la gravità della situazione – ma occorre che la ripartenza sia garantita a tutti”.

Il Sindaco di Piacenza ha anche sottolineato la necessità di risposte dal punto di vista sanitario. “Per chiudere la “fase 1” occorre che la sanità ci fornisca risposte precise e puntuali sulla corretta lettura dei dati (contagi, decessi, numero dei positivi ancora alti nel nostro territorio) e su come si intenda effettuare uno screening della popolazione, perché dobbiamo assolutamente scongiurare il rischio di un secondo lockdown che sarebbe una catastrofe sotto ogni punto di vista“.

Le 25 “chiarissime” regole sul Coronavirus, un mese dopo

Una risata o un sorriso non ci salveranno, ma forse potranno regalarci un po’ di sollievo. Abbiamo raccolto sui social alcune versioni di un elenco di “regole chiarissime” per gestire il problema Coronavirus. A noi hanno strappato un sorriso.

LE 25 CHIARISSIME REGOLE SUL CORONAVIRUS:

  1. Non puoi uscire di casa per nessun motivo, ma se devi, allora puoi.
  2. TUTTI I NEGOZI SONO CHIUSI! Tranne quelli aperti.
  3. Non dovresti andare negli ospedali a meno che tu non debba andarci. Anche dal medico non puoi andare, purché tu non sia troppo malato.
  4. Hai l’obbligo di restare chiuso in casa con i tuoi familiari ma non devi assolutamente farti trovare chiuso in macchina con i tuoi familiari.
  5. Quando esci ricorda l’autocertificazione che è illegale, ma obbligatoria. Se non ce l’hai però non è un problema perché te ne verrà fornita una al momento del controllo.
  6. Le mascherine sono inutili! Però indossarne una può salvarti la vita.
  7. I guanti non aiuteranno, ma possono comunque aiutare.
  8. Gli animali ce lo hanno trasmesso ma non si possono infettare… tranne il gatto che è risultato positivo in Belgio a febbraio che non aveva letto l’ordinanza.
  9. Questo virus se ne andrà in estate, ma forse resterà per sempre. Non ha ancora deciso.
  10. Dovremo rimanere rinchiusi fino a quando non raggiungeremo l’immunità di gregge, che vuol dire contagiarci tutti, ma restando rinchiusi.
  11. Stanno preparando il vaccino per dotarci degli anticorpi per un virus che muta e non genera anticorpi. Nel frattempo chi è guarito non può ammalarsi nuovamente, o forse si. Ma solo in Corea.
  12. Il virus non ha effetto sui bambini tranne quelli che colpisce.
  13. Se ti ammalerai avrai molti sintomi, ma puoi anche ammalarti senza sintomi… puoi anche avere sintomi senza stare male e puoi essere contagioso senza avere sintomi. A discrezione.
  14. Per non ammalarsi bisogna mangiare sano e fare esercizio fisico. Una bella corsa di dieci chilometri in un appartamento di sessanta metri quadrati è tonificante e sviluppa la fantasia.
  15. È meglio prendere un po’ d’aria fresca, ma se non hai un cane, il giardino o il balcone, lascia perdere.
  16. Puoi farti consegnare il cibo dal ristorante a casa, che però potrebbe essere stato preparato da persone che non indossavano maschere o guanti. Quindi ti conviene far decontaminare il cibo fuori per tre ore, se non hai il cane che ti mangia tutto.
  17. Il virus si diffonde nell’aria per un metro, a volte due, ma se c’è vento forse di più.
  18. I locali potranno riaprire il 4 maggio, ma i clienti non potranno entrare.
  19. Se andrai al ristorante con tua moglie (con la quale condividi il letto) potrai arrivare al locale in auto insieme, ma dovrai cenare con una barriera di plexiglass in mezzo al tavolo.
  20. Non esiste una cura, tranne un medicinale contro i reumatismi ed uno contro il colera… la scienza sta facendo passi da gigante!
  21. Questo virus è mortale, ma non troppo, tranne che a volte può portare ad un disastro globale. In Italia ha già fatto molte vittime, ma forse meno degli anni passati e comunque, se sei in una casa di riposo, SCAPPA!
  22. Il virus rimane attivo su diverse superfici per due ore. No, quattro ore. Come dice? Sei ore? Forza, chi offre di più?
  23. Al mare quest’estate potrai avere ombrellone e lettini, ma solo se riuscirai a superare il labirinto di plexiglass.
  24. Il virus gira solo di sera quindi dalle 19… COPRIFUOCO!
  25. Nel dubbio, comunque, correte in piazza vestiti da Puffi.

Niente asporto e toelettatura a Piacenza. Arriva il chiarimento dalla Regione

Dopo il caos dovuto all’ultima ordinanza della regione relativa alle aperture anticipate il 27 aprile, la Regione fa sapere che “dopo un più attento esame con gli esperti e un nuovo confronto con gli amministratori locali, si potrà valutare già nei prossimi giorni la possibilità di allentare le restrizioni anche per Piacenza. Per ora, unicamente a tutela della salute dei cittadini, tali restrizioni non mutano”.

Si conferma corretta, quindi, la nostra interpretazione che avevamo dato nel precedente articolo:

Piacenza resta in lockdown. L’Ordinanza Bonaccini non parla di noi

Non potranno riprendere, quindi, le due attività per cui è stato stabilito il via libera con l’ordinanza di ieri per il resto della regione. In particolare, quella degli esercizi di toelettatura degli animali da compagnia, perché solo per appuntamento, utilizzando i mezzi di protezione personale e garantendo il distanziamento sociale; e la vendita da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte di attività artigianali, ma solo dietro ordinazione on-line o telefonica e quindi in maniera contingentata.

Piacenza resta in lockdown. L’Ordinanza Bonaccini non parla di noi

BOLOGNA – Ieri è uscita l’attesissima ordinanza della Regione Emilia-Romagna sulle possibili riaperture anticipate al 27 aprile nelle “zone rosse”. I giornali, tra cui il quotidiano “Libertà”, hanno immediatamente ripreso la notizia pubblicando l’elenco delle attività che avrebbero potuto riaprire i battenti, ma nessuno si è accorto che le disposizioni non riguardavano Piacenza.

Nel titolo dell’ordinanza, infatti, si fa preciso riferimento ai soli territori di Rimini e Medicina, così come nell’articolo 5 del dispositivo in cui le aree interessate vengono ulteriormente specificate.

Spiace constatare come, in una situazione come questa, la Regione non abbia pensato che fosse importante comunicare ai piacentini che sarebbero rimasti l’unica provincia in lockdown. Il fatto di dover affidare al fatto che cittadini e media capissero, ragionando per esclusione, che da noi sarebbe rimasto tutto uguale è davvero una scelta indifendibile e illogica, soprattutto dal momento che riguarda un territorio così duramente colpito, che aspettava queste informazioni con ansia.

Non si mette in discussione la scelta di tenere tutto fermo ancora per qualche giorno, fino al 4 maggio o anche fino alla settimana successiva (come qualcuno ipotizza) dato che i numeri destano ancora qualche preoccupazione, ma la decisione di non comunicarlo ai piacentini, consentendo errori di interpretazione e conseguenti malumori.

Tommaso Foti: “al Governo ho chiesto risorse a fondo perduto per Piacenza”

ROMA – Il Governo ha accolto l’ordine del giorno del deputato piacentino Tommaso Foti per l’assegnazione di un contributo economico a fondo perduto alla provincia di Piacenza per realizzare infrastrutture che favoriscano la ripresa economica. “Alla tragedia che alcuni territori stanno oramai da due mesi vivendo, per un’emergenza sanitaria senza precedenti, non si può aggiungere anche l’indifferenza dello Stato”, ha dichiarato il parlamentare piacentino. “Non si tratta qui di volere fare i piagnoni: se non sarà facile per l’Italia ripartire, in alcune province – tra le quali la nostra – rischia di diventare impossibile in assenza di un contributo economico straordinario da parte dello Stato”.

“I Comuni e la Provincia, infatti, potranno raschiare il barile dei bilanci degli enti, ma con quelle risorse economiche non si potrà di sicuro fare molto”, ha precisato Tommaso Foti. “E allora lo Stato batta almeno oggi quel colpo che non battuto agli inizi della pandemia, quando la chiusura del nostro territorio avrebbe impedito alla pandemia di dilagare come poi e’ accaduto”.

Coronavirus. La situazione nel mondo

Il numero di casi COVID-19 è aumentato molto rapidamente, il rischio di insorgenza di cluster, simili a quelli in Italia, Spagna, Germania e Francia associati a COVID-19 in altri Paesi europei è considerato ancora molto elevato, così come è considerato elevato il rischio di superare la capacità di risposta dei sistemi sanitari nei Paesi europei nelle prossime settimane.

Ecco la situazione nel mondo-

Situazione Globale (dati 22 aprile):

  • 2.475.723 casi confermati nel mondo dall’inizio dell’epidemia
  • 169.151 decessi

Europa

  • 1.220.655 casi confermati
  • 109.985 decessi
  • Spagna  204.178 casi (21.282 morti al 22 Aprile)
  • Italia 187.327  casi (25.085 morti al 22 aprile)*
  • Germania 145.694 casi (4.879 morti al 22 aprile)
  • Regno Unito 129.044 (17.337 morti al 22 aprile)
  • Francia 117.324 casi (20.796 morti al 22 aprile)

America

  • Stati Uniti 776.907 casi, 37.602 decessi
  • Canada 37.374 casi, 1.728 decessi
  • Messico 8.772 casi, 712 decessi

Cina

  • 84.288 casi confermati clinicamente e in laboratorio
  • 4.642 decessi (dato al 22 Aprile)