Redazione

Piacenza. La scuola si prepara a ripartire, ma si teme la fuga dei prof

PIACENZA – La scuola si prepara a ripartire dopo aver incassato sia il via libera della Conferenza Unificata al protocollo anti-Covid sia l’intesa sui trasporti, determinante per potare i ragazzi nelle varie scuole della città. Molte ombre però rimangono sulla presenza del personale, soprattutto dei docenti ma anche dei collaboratori scolastici, dopo le dichiarazioni dei sindacati. Sembra non siano pochi i docenti che stanno presentando un certificato medico.

“Il mondo della scuola è in attesa di una circolare che detta le norme per chiedere gli esoneri,” ha dichiarato Maddalena Gissi, segretaria della Cisl Scuola. “Il lavoratore fragile può lavorare a distanza? Può lavorare con un gruppo ristretto di ragazzi? Può essere sostituito con un supplente? Attinge alla malattia o viene considerato come fosse in ricovero?”

“Sono consapevole di quanto i genitori siano stati pazienti fino ad oggi e di quanto siano preoccupati. Io sono una mamma che lavora e so cosa significhi conciliare il percorso scolastico dei nostri figli con le esigenze lavorative,” ha commentato il sindaco Patrizia Barbieri. “Il Comune su certe scelte che riguardano l’autonomia delle scuole non ha alcun potere decisionale; tuttavia vogliamo che sia garantito il miglior servizio possibile e ci stiamo occupando direttamente del trasporto scolastico, della somministrazione dei pasti nelle mense o nelle aule, della gestione di contributi per gli strumenti informatici, degli acquisti di nuovi arredi, delle modifiche edilizie delle scuole, il tutto perché siano create le condizioni di sicurezza necessarie per la ripartenza”.

“Da mesi ci confrontiamo con tutti i Dirigenti scolastici, con le imprese, con la Regione, con gli altri Enti e con i tanti altri attori del mondo dell’educazione per garantire le risposte necessarie”, ha spiegato, “e da mesi i nostri tecnici ed impiegati comunali stanno operando perché si arrivi al 14 settembre con tutte le scuole predisposte per gestire la situazione in piena sicurezza”.

Piacenza si risveglia senza acqua. Guasto alla condotta principale dell’acquedotto

PIACENZA – Buona parte della città si è risvegliata questa mattina scoprendo di non avere acqua. Dai rubinetti in alcuni quartieri non esce nulla, mentre in altri soltanto poche gocce. Il problema è dovuto ad un guasto alla condotta principale dell’acquedotto di Piacenza che porta l’acqua verso Barriera Torino e sul posto sono già intervenuti i tecnici di IREN alle 6:30 di questa mattina.

In alcune zone della città l’acqua sta per essere riportata nelle case, anche se per tornare a piena pressione occorrerà qualche ora.

Piacenza, primo caso di encefalite da febbre del Nilo

PIACENZA – Dopo i 13 casi contati a Lodi, anche a Piacenza una persona è stata presa in cura dopo essere stata punta da una zanzara comune ed avere contratto il Virus West Nile. Il caso è stato diagnosticato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Piacenza ed è strettamente osservato epidemiologicamente dagli organismi competenti dell’Asl di Piacenza.

Il virus nel 2018 aveva già colpito la nostra area e la Regione, causando anche alcuni decessi. La malattia, fortunatamente, è davvero pericolosa nell’1% dei casi, quando aggredisce soggetti immunodepressi o anziani, dando origine a meningiti.

L’azienda sanitaria raccomanda di effettuare la prevenzione e la lotta alla proliferazione delle zanzare anche nelle aree private, avendo cura di eliminare tutte le possibili raccolte d’acqua e, nel caso non siano eliminabili, trattandole con gli appositi larvicidi che vengono venduti nelle Farmacie che aderiscono alla convenzione a prezzo di costo.

“La trasmissione dell’infezione alle specie sensibili (uomo, cavallo, uccelli) – ricorda il dottor Alessandro Chiatante del servizio veterinario dell’Ausl di Piacenza – avviene tramite le zanzare comuni mentre la zanzara tigre non ha nessun ruolo nella trasmissione di questa malattia. Le zone della nostra provincia più a rischio sono dunque quelle dove è maggiore la densità di zanzare Culex e maggiore il passaggio di uccelli migratori, quindi tutta l’area a nord della Via Emilia e in particolare  lungo il corso del Po”.

“E’ fondamentale – continua il dott. Chiatante – che chi soggiorna lungamente all’aperto, specialmente  nelle ore a rischio si protegga adeguatamente dalle punture mediante l’utilizzo di indumenti chiari che coprano anche gambe e braccia;  vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba che attraggono gli insetti. Possono essere utilizzati repellenti cutanei per uso topico da applicare sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto, qualora privo di capelli. I principi attivi più efficaci sono Deet, utilizzabile sopra i 12 anni di età, Icardina, utilizzabile sopra i 2 anni,  e Citrodiol, utilizzabile sopra i 3 mesi, mentre per i lattanti è raccomandato l’uso di zanzariere sulle culle. In ogni caso bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni, fornite dal fabbricante,  riportate sulla confezione”.

Coronavirus, contagi in netta crescita. 642 positivi, il dato più alto dal 23 maggio

Continuano a crescere le persone ricoverate con sintomi per Covid in Italia. Sono 866, 23 in più nelle ultime 24 ore e aumentano anche le terapie intensive (66, +8), mentre i pazienti in isolamento domiciliare sono incrementati di 240 unità (ora sono 14.428).

In netto rialzo nuovi contagiati e vittime del Coronavirus nelle ultime 24 ore. I nuovi casi sono 642: 239 in più rispetto a ieri. Sette i morti, contro i 4 del giorno prima. In crescita anche i tamponi: 71mila, quasi 20mila in più di ieri. In Lombardia (+91) e Emilia Romagna (+76) i maggiori incrementi di contagiati. Questi i dati del ministero della Salute.

Il dato odierno è il più alto dallo scorso 23 maggio, quando se ne registrarono 669. I casi totali sono così saliti a 255.278, i morti a 35.412. Il trend di crescita dei contagi è stato costante ad agosto, tranne una flessione in alcune giornate coincise con un calo dei tamponi.

 

Piacenza. Baby gang aggredisce agente durante un controllo anti droga

PIACENZA – Questo pomeriggio un gruppo di ragazzi che sostava all’interno del parco del quartiere Farnesiana di Piacenza ha aggredito un agente di Polizia Locale che stava effettuando un controllo anti droga. Sono prontamente intervenuti i Carabinieri, ma la baby gang ha iniziato a lanciare bottiglie anche contro le auto dei militari. Uno degli aggressori, evidentemente alterato dall’alcol, è stato portato in caserma e denunciato per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Da mesi si registrano episodi di violenza che riguardano bande di giovanissimi, spesso minorenni, composte da stranieri e italiani. Da atti di bullismo ai danni di ragazzini anche molto piccoli, fino alle risse organizzate in piazzetta Plebiscito e sotto i portici di Palazzo Gotico, sfidando le autorità. A questi fatti si aggiungono lo spaccio di droga che, denunciano i commercianti di Corso Vittorio Emanuele II, avviene spesso nell’area di Vicolo Edilizia e sul Pubblico Passeggio.

Discoteche chiuse e mascherina nei luoghi della movida. La nuova ordinanza

ROMA – In seguito all’aumento dei contagi di coronavirus in Italia, il ministero della Salute ha emanato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura dei locali da ballo e delle discoteche, e impone una stretta nell’uso delle mascherine, che saranno perentorie soprattutto nei luoghi del divertimento. Ecco il testo integrale dell’ordinanza:

Il ministero della Salute (…) dispone la seguente ordinanza

Art. 1 (Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria)
1.Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, citato in premessa, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19 sono adottate le seguenti ulteriori prescrizioni:
a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;
b) sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico.

2. Relativamente ai punti a) e b) non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali.

Art. 2 (Disposizioni finali)
1. Alle disposizioni di cui alla presente ordinanza si applica quanto previsto dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.
2. La presente ordinanza produce effetti dal 17 Agosto 2020 sino all’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, e comunque non oltre il 7 settembre 2020.
3. Le disposizioni della presente ordinanza si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

Milano, terrore in Duomo. Sequestra una guardia coltello alla gola. Fermato

MILANO – Un uomo di 26 anni, egiziano con regolare permesso di soggiorno, dopo essersi introdotto nel Duomo di Milano ha preso in ostaggio una guardia giurata sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola. Dopo avere sequestrato il vigilante per 8 minuti che per i presenti sono sembrati eterni, grazie alla tempestiva mediazione di un funzionario di polizia ha rilasciato l’ostaggio lasciandosi arrestare.

Si ignorano i motivi del gesto anche se al momento non ci sono elementi per pensare che vi siano legami con azioni terroristiche.

Matteo Rancan sui “furbetti” del bonus: “provvedimenti immediati”

BOLOGNA – Un vero e proprio carroccio di guai si sta abbattendo sulla Lega perché sembra che appartengano al partito di Salvini la maggior parte dei politici eletti che hanno chiesto il bonus da 600 euro previsti dal decreto Cura Italia.

“Al momento non abbiamo alcun riscontro, ma se dovesse emergere che consiglieri regionali della Lega Emilia-Romagna abbiano fatto richiesta all’Inps del bonus da 600 euro al mese per le partite Iva, prenderemo provvedimenti immediati, anche se quei soldi sono stati dati in beneficienza”. Lo ha dichiarato alle agenzie di stampa il capogruppo in Regione della Lega, Matteo Rancan, in merito all vicenda dei “furbetti” del bonus INPS che potrebbe riguardare, oltre ai parlamentari nell’occhio del ciclone – tra cui la piacentina Elena Murelli – anche alcuni consiglieri regionali che avrebbero chiesto il bonus da 600 euro. I provvedimenti di cui parla Rancan si tradurrebbero in una sospensione dal partito, perché le dimissioni non possono essere “ordinate dall’alto”.

Matteo Salvini come segretario della Lega ha rincarato la dose: “ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato”.

Bonaccini sul nuovo Ospedale di Piacenza (ma anche Fiorenzuola, Castello e Bobbio)

La deputata piacentina Elena Murelli, al centro dello scandalo dei “furbetti del bonus” secondo le indiscrezioni della stampa nazionale, nei giorni scorsi aveva attaccato il presidente della regione Emilia-Romagna in merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza con i fondi del MES. “Per l’ospedale di Piacenza,” ha risposto Stefano Bonaccini, “la regione aveva già garantito i fondi necessari, ben prima che scoppiasse questa terribile pandemia”.

Il governatore ha ringraziato il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, per avere sempre collaborato con la Regione sul progetto.

Bonacciney“Non si capisce il senso di una polemica fatta soltanto per il gusto di contrapporsi, invece che cercare di lavorare assieme a beneficio della comunità piacentina”, ha continuato Bonaccini. “Segnalo all’onorevole Murelli, peraltro, che tra poche settimane il ministro Speranza tornerà a Piacenza per firmare assieme a me l’atto che, come promesso ai sindaci Barbieri, Fontana e Gandolfi in occasione della recente visita del Ministro nel capoluogo, porterà ulteriori 20 milioni di euro a benefico degli ospedali della provincia, in particolare Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Bobbio”.

“Bisognerà investire sempre più sulla sanità pubblica,” ha detto ancora il presidente della regione Emilia-Romagna, “e in particolare su quella territoriale. Dopodiché è persino banale affermare che se arrivassero i miliardi di euro previsti dal Mes (per la nostra regione sarebbero più di due miliardi!) è evidente che permetterebbero di pagarci tutti i nuovi ospedali (Piacenza, Cesena e Carpi), ampliarne diversi altri, realizzate una ventina di nuove case della salute (tra cui alcune nel piacentino), acquistare nuovi macchinari. Facendo risparmiare alla regione le risorse che avevamo previsto, in maniera da utilizzarle per altri investimenti”.

Caccia ai “furbetti” del bonus. I giornali fanno il nome di Elena Murelli

Il giallo del bonus Covid riempie le pagine dei giornali nazionali. 5 parlamentari avrebbero richiesto il sussidio destinato a partite Iva e lavoratori autonomi, ma solo in 3 lo avrebbero ottenuto (due deputati leghisti e uno del M5S). Il Corriere della Sera e altri giornali nazionali hanno rivelato che tra i nomi che circolano ci sarebbe anche quello della piacentina Elena Murelli. Secondo il quotidiano, “il Carroccio avrebbe chiesto chiarimenti a due deputati”.

Anche Repubblica fa i nomi e scrive: “sul banco dei sospettati fra i deputati della Lega per aver intascato il bonus Covid da 600 euro destinato alle partite Iva finiscono Andrea Dara e Elena Murelli. I loro telefoni risultano spenti da due giorni. E anche oggi, dopo ripetuti tentativi fatti da Repubblica, non hanno risposto”.

Elena Murelli il 23 luglio scorso aveva ottenuto l’attenzione dei media attaccando duramente il Governo. Il suo “per tenervi le poltrone importate il Covid” durante le dichiarazioni di voto sull’istituzione di una giornata in memoria delle vittime del coronavirus aveva scatenato polemiche sui social.