Redazione

Fiera di San Rocco a Ponte dell’Olio, il 15 e 15 agosto

Alessandro Chiesa Sindaco PontedellolioPONTE DELL’OLIO (PC) – C’è un paese splendido, lambito dalle acque del Nure, un borgo antico che custodisce storia, identità e tradizioni ed è un fiore all’occhiello della Provincia di Piacenza. Questo paese celebra una ricorrenza dal 1617, oltre 400 anni fa, ricordando il proprio patrono, Rocco di Montpellier, il santo più invocato dai cristiani come protettore dalle epidemie.

L’Antica Fiera di San Rocco si svolge a Ponte dell’Olio ed è giunta quest’anno alla sua 350^ edizione: si tratta di una manifestazione che unisce cultura, tradizioni e divertimento, coinvolgendo le realtà del territorio, valorizzando le eccellenze, il commercio locale e ambulante, e offrendo ai cittadini anche momenti di aggregazione e animazione. Anche la tradizione enogastronomica ha la sua parte con la possibilità di gustare i prodotti tipici come il salame cotto, la pancetta e i vini della Val Nure.

Nell’estate che verrà ricordata per la pandemia di Covid-19 che ha sconvolto le nostre vite, l’amministrazione di Ponte dell’Olio guidata dal sindaco Alessandro Chiesa ha scelto di non rinunciare a questo appuntamento che si terrà sabato 15 e domenica 16 agosto, forte di un piano di sicurezza che è stato sviluppato, perfezionato e implementato per mesi.

Per accedere all’area della fiera sarà obbligatorio per tutti indossare la mascherina. I varchi principali saranno presidiati da steward che controlleranno la temperatura ai visitatori. Altri operatori, insieme alla Polizia Locale, vigileranno all’interno dell’area della fiera affinché non si generino assembramenti.
Tutti gli espositori saranno organizzati con disinfettante per le mani e interagiranno con i visitatori solo frontalmente, per minimizzare la possibilità che si crei confusione. E queste sono solo alcune delle misure adottate dagli organizzatori per consentire alla manifestazione di svolgersi in sicurezza.

I visitatori potranno apprezzare, oltre ai banchi della fiera distribuiti come ogni anno lungo via Vittorio Veneto e via Roma, i negozi aperti fino a sera e gli stand gastronomici in piazza 1° Maggio che quest’anno aggiungeranno la cucina argentina, messicana e romagnola, alle tante proposte piacentine che gli esercizi e i ristoranti proporranno al pubblico.

L’inaugurazione con il tradizionale taglio del nastro insieme alle autorità si svolgerà Sabato 15 mattina alle 10, nel parco di Villa Rossi. Sabato sera, in piazza 1° Maggio, nei pressi degli stand gastronomici, il duo acustico “DebH” composto da Matteo Calza e Deborah Saponaro si esibirà a partire dalle 21:20 in un raffinato repertorio di musica italiana e internazionale. E’ previsto il posizionamento di circa 150 posti a sedere che saranno naturalmente distanziati nel rispetto delle misure di sicurezza.

La giornata di domenica 16 si aprirà con la Santa Messa alle ore 10 nella chiesa di San Giacomo (che offre più spazio rispetto alla piccola chiesa di San Rocco) seguita dall’esibizione del Corpo Bandistico Pontolliese, la più antica banda musicale del piacentino.
Alle 20:30 in piazza 1° Maggio il quintetto d’archi 5trings renderà omaggio al maestro Ennio Morricone, recentemente scomparso, con un repertorio delle colonne sonore dai film più famosi. Il concertino sarà preceduto da una breve anteprima in via Vittorio Veneto.
Ponte dell'Olio foto di BlacklemonA partire dalle 21:00 ai Giardini Pubblici si svolgerà un breve spettacolo di danza a cura di Balletto Ducale, seguito dallo show musicale dell’Orchestra Manolo. Per consentire il ballo liscio in sicurezza, all’area dei Giardini Pubblici potrà accedere un numero limitato di persone (al massimo 200). Gli steward ai varchi misureranno la temperatura, raccoglieranno i dati dei partecipanti e un’autocertificazione per ricordare che il ballo è consentito solo tra congiunti.

Nei giorni della fiera sarà presente anche il Luna Park, in piazza delle Fornaci.

Dalla prima edizione del 1617 migliaia di bancarelle hanno offerto i loro prodotti ai visitatori di una delle fiere più antiche in Emilia. E per celebrare questa 350^ edizione è stata realizzata una locandina dai toni romantici, che racconta il Nure, il borgo antico e quel ponte così importante per il territorio.

Per tutte le comunicazioni e i dettagli è stata attivata la pagina Facebook: www.facebook.com/VisitPonteDellOlio

80 anni dalla tragedia della Pertite. Mai chiarite le cause dello scoppio

“Con ancora negli occhi le immagini della terribile esplosione di Beirut dei giorni scorsi, risulta ancora più doloroso pensare a quello che i nostri concittadini debbano aver provato l’8 agosto di 80 anni fa, quando una tragica deflagrazione devastò la fabbrica di proiettili della Pertite”. Il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri ha ricordato anche su Facebook la tragedia della Pertite.

“Domani, sabato 8 agosto, Piacenza rende onore alle vittime della Pertite, nell’ottantesimo anniversario della tragica esplosione che devastò la fabbrica di caricamento proiettili di via Emilia Pavese, provocando la morte di 47 persone e 795 feriti. Le cause e le responsabilità non furono mai chiarite con certezza, ma resta immutato e autentico, nel ricordo di un’intera comunità, il dolore e il profondo senso di ingiustizia di fronte a una delle più gravi pagine di storia della nostra città, che in quel pomeriggio d’estate del 1940 vide così tante vite innocenti strappate ai propri affetti più cari.

Portiamo nel cuore ciascuno di loro, caduti nello svolgimento del proprio mestiere come era avvenuto, già nel settembre del 1928, ai 13 colleghi che nello stesso stabilimento restarono uccisi da un’altra, violenta deflagrazione. E il nostro pensiero partecipe e commosso non può che andare, in una triste coincidenza di date, ai 262 minatori che l’8 agosto 1956 persero la vita nell’incendio di Marcinelle, in Belgio: 136, tra loro, era nostri connazionali, emigrati all’estero con dignità e fatica, in memoria dei quali si celebra proprio domani la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel mondo.

In questo intrecciarsi di ricorrenze così significative, tributiamo non solo il nostro omaggio a tutte le vittime, in un abbraccio di solidarietà ai loro familiari, ma riaffermiamo con forza l’urgenza e la necessità di un impegno congiunto per garantire la tutela del diritto alla sicurezza di tutti i lavoratori. Oggi come allora. Nel nome di Andrea Gazzola, travolto una settimana fa dal trattore di cui era alla guida nei campi di Montalbo di Ziano. Nel nome di Sasko Atanasov, il cui cammino è stato interrotto brutalmente ieri, a Ciriano di Carpaneto, dal crollo di un silos. Nel nome dei 39 bambini e ragazzi che l’8 agosto del 1940 restarono orfani, a seguito degli scoppi che sventrarono la polveriera tra l’Infrangibile e Sant’Antonio.

Le parole possono sembrare poca cosa, di fronte al dramma incessante e purtroppo così reale di quelle morti bianche che, come ammonisce una bellissima poesia di Carlo Soricelli, nulla hanno di candido, ma rappresentano “il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli… un bianco che copre le nostre coscienze e il corpo martoriato di un lavoratore”. Ma ritengo sia doveroso, per le istituzioni come per ogni cittadino che creda nel valore del lavoro come fondamento della nostra Costituzione, dare voce a queste ferite che il tempo non rimargina e ribadire che l’osservanza delle regole, a garanzia della salute e della vita nei cantieri, nelle fabbriche, in tutti i luoghi produttivi, è un principio sacrosanto e irrinunciabile. Chi non adempie alle normative, chi trascura o sottace condizioni di rischio, compie un reato e viola non solo la legge, ma il rispetto della vita umana”.

Beirut. 78 morti e 4.000 feriti. Aria tossica per il nitrato di ammonio

BEIRUT – Sale come era prevedibile il bilancio delle vittime della doppia esplosione avvenuta ieri nel porto di Beirut, in Libano. A provocare le esplosioni è stato un incendio in un deposito nel porto dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Il prodotto chimico, altamente esplosivo, è utilizzato per la preparazione di fertilizzanti e ha molti altri impieghi industriali, ma è già stato utilizzato in passato anche per azioni terroristiche.

L’aria nella città è tossica. Il ministro della salute libanese Hamad Hasan ha consigliato di andare via da Beirut, affermando che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali.

Due forti esplosioni a Beirut

Intanto dirigenti militari americani parlano di un possibile attacco, come ha dichiarato anche il presidente americano Donald Trump. “Ho incontrato i nostri generali e sembra che non sia un incidente industriale. Sembra, secondo loro, che sia un attentato, una bomba di qualche tipo”.

Odysseus. Nuovi indagati nell’inchiesta sulla Levante

PIACENZA – Si parla di nuovi indagati, tra cui uno o più carabinieri, nell’ambito dell’inchiesta Odysseus. Nelle prossime ore potrebbero essere ascoltati in procura, come testimoni o persone informate sui fatti, l’ex comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Michele Piras, e il maggiore Rocco Papaleo, oggi assegnato a Cremona. Proprio lui avrebbe contribuito a far partire l’indagine, accorgendosi di comportamenti anomali e raccogliendo la testimonianza di uno dei primi testimoni.

Restano in carcere i 5 carabinieri attualmente sotto accusa, mentre un sesto è ai domiciliari.

 

Conte: “L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenere il popolo libanese”

BEIRUT – “Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo”, ha scritto il premier Giuseppe Conte su Twitter in merito alla tragedia di Beirut. “Stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”. Le esplosioni di Beirut, potentissime tanto da essere scambiate per una bomba atomica, hanno fatto volare le auto e crollare anche un edificio di tre piani. Mentre si cercano persone intrappolate sotto le macerie e si soccorrono gli oltre 2.700 feriti, il capo dell’intelligence libanese ha supposto che la causa sia da imputare ad esplosivi sequestrati anni fa, che non si capisce cosa ci facessero in quell’area.

Due forti esplosioni a Beirut

I responsabili della “catastrofe” di Beirut “dovranno darne conto”, ha detto il primo ministro libanese Hassan Diab. “Quello che è successo oggi non passerà senza conseguenze. I responsabili di questa catastrofe ne pagheranno il prezzo”.

“Beirut è una città distrutta”. Due esplosioni causano almeno 50 morti e 2.700 feriti

BEIRUT – “Beirut è una città distrutta”. Le esplosioni di oggi sembravano “Hiroshima”, ha detto ad una emittente libanese, trattenendo a stento le lacrime, il governatore Marwan Aboud, definendo quanto accaduto “un disastro nazionale senza precedenti”.

Due forti esplosioni nella zona del porto di Beirut hanno causato, secondo un primo bilancio preliminare del ministero della Salute, almeno 50 morti e 2.750 feriti, tra cui due militari italiani. Secondo fonti della sicurezza le esplosioni potrebbero essere legate a ‘materiali esplosivi confiscati’.

beirut esplosione“Tutti gli edifici qui intorno sono crollati. Sto camminando attraverso vetri e detriti ovunque, al buio”, ha detto un testimone vicino al porto all’agenzia di stampa AFP subito dopo il disastro. L’esplosione è stata udita a 240 km (150 miglia) di distanza sull’isola di Cipro nel Mediterraneo orientale.

Il Libano sta vivendo turbolenze politiche, con manifestazioni di piazza contro la gestione da parte del governo della peggiore crisi economica dalla guerra civile del 1975-1990. Molti incolpano l’élite al potere che ha dominato la politica per anni e accumulato ricchezza senza riuscire a realizzare le riforme radicali necessarie per risolvere i problemi del Paese.

500 tamponi dopo i contagi in discoteca. Il sindaco: “Non abbassate la guardia”

“Sono già oltre 500 le richieste di tampone arrivate all’Ausl di Piacenza dopo che tre ragazzi sono risultati positivi in due locali durante la notte tra il 24 e 25 luglio”, ha scritto Patrizia Barbieri sul suo consueto post serale. “Non dobbiamo vivere nella paura, ma nemmeno abbassare la guardia e mettere a rischio la salute di altre persone. I casi di questi ultimi giorni devono farci riflettere. Il virus è ancora qui, e dobbiamo continuare a rispettare le regole a ad adeguarci alle prescrizioni”.

“Piacenza ha già pagato un prezzo altissimo per riuscire a minimizzare la diffusione del virus: non vanifichiamo tutto con atteggiamenti superficiali,” ha commentato il sindaco. “Non dobbiamo dimenticare tutti i sacrifici fatti dalla nostra comunità nei mesi scorsi, rischiando per scarsa attenzione di tornare indietro”.

“Mi appello anche ai giovani,” ha concluso la prima cittadina di Piacenza. “Comprendo perfettamente il vostro desiderio di uscire, di frequentare gli amici e gli affetti, soprattutto dopo un periodo così duro, ma bisogna farlo tenendo la testa sulle spalle, rispettando la propria salute e quella degli altri. Non si può definire “libertà” un atteggiamento che rischia di fare ammalare gravemente altre persone”.

[foto dalla pagina ufficiale della discoteca Paradise su Facebook]

Saldi a Piacenza. Raffaele Chiappa: “un’occasione per ripartire”

PIACENZA – Tra promozioni e sconti, è partita la stagione dei saldi estivi nel piacentino, ma i commercianti sono sfiduciati e temono il flop. Non basta il turismo del weekend nelle valli. Con l’assenza degli eventi estivi manca una larga fetta di turisti che transitavano per il capoluogo insieme a tutto l’indotto dei Venerdì Piacentini che, solo loro, portano almeno 7 milioni di euro ai negozi della città. La gente è prudente e gli incassi sono quello che sono. Rimaste chiuse per oltre due mesi durante il lockdown, le attività commerciali hanno sofferto come non accadeva da tempo: molte purtroppo non hanno più riaperto i battenti e quelle rimaste in piedi ora tentano di salvare la stagione con i saldi.

“I saldi rappresentano un’occasione per ripartire e per dare una nuova fiducia nei consumatori,” ha commentato Raffaele Chiappa presidente di Confcommercio Piacenza. “Potrebbero rappresentare una risposta al delicato momento legato all’emergenza sanitaria e che ha visto i negozi riaprire il 18 di maggio”.

Covid, 2 positivi al Paradise. Locale chiuso e appello dell’AUSL per fare a tutti il tampone

PIACENZA – Due persone sono risultate positive al Covid dopo avere passato una serata in discoteca al paradise e il Comune ha disposto la chiusura del locale. L’AUSL ha invitato tutti i frequentatori del locale (nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 luglio) a prendere urgentemente contatto con il dipartimento di Sanità pubblica per effettuare un tampone.

COME CONTATTARE L’AUSL PER EFFETTUARE IL TAMPONE

📩 scrivendo una mail con nome e cognome, data di nascita e recapito telefonico a malinfpc@ausl.pc.it

📞 chiamando i numeri di telefono:

0523.317930
venerdì 31 luglio fino alle ore 18
sabato 1 agosto dalle 8 alle 12

0523.317830
venerdì 31 luglio fino alle ore 18
sabato 1 agosto dalle 8 alle 17
domenica 2 agosto dalle 8 alle 14

Entrambi i numeri saranno poi contattabili lunedì dalle ore 8 alle 18.

👨‍⚕️Nel caso fossero presenti sintomi, occorre invece rivolgersi al proprio medico di famiglia o, durante il fine settimana, al servizio di continuità assistenziale (0523.343000)

Il Comune di Piacenza ha disposto la chiusura per quattro giorni, da venerdì 31 luglio a lunedì 3 agosto compresi, del locale sia per quanto riguarda l’attività di intrattenimento danzante, sia per la somministrazione di alimenti e bevande in quanto è stato rilevato “il mancato rispetto della distanza interpersonale di un metro tra i clienti presenti al banco del bar, nonché l’assenza delle dotazioni protettive previste dalle linee guida della Regione Emilia-Romagna: in particolare, la segnaletica verticale e orizzontale volta a evitare assembramenti, oltre alle barriere di separazione della postazione cassa in ingresso”.

Stop al parcheggio selvaggio in piazza Cavalli. Entro l’anno le telecamere

Telecamere ZTL PiacenzaPIACENZA – La sosta selvaggia in piazza Cavalli e le corse incivili nelle vie del centro stanno per finire, questa volta davvero. “Da anni i piacentini lamentano un accesso incontrollato nelle vie del centro e – soprattutto nelle ore serali – la sosta selvaggia in piazza Cavalli e nelle zone limitrofe,” ha dichiarato il sindaco Patrizia Barbieri su Facebook. “Avevamo promesso che il problema sarebbe stato risolto e entro fine anno manterremo il nostro impegno. Qualcuno dirà che si sarebbe potuto fare prima, ma come ogni progetto per la città, le cose non avvengono con uno schiocco delle dita. Completato l’iter per il bando di gara, verranno installate 3 nuove telecamere di video sorveglianza in Piazza Cavalli e 2 su Corso Vittorio Emanuele II. Abbiamo inoltre previsto di dotare le telecamere di accesso alla Ztl di pannelli a messaggio variabile (PMV), che indicano quando il varco è aperto o chiuso, al fine di una maggiore informazione e trasparenza verso gli automobilisti”.

“Confidiamo che le telecamere e la nuova segnaletica riusciranno a scoraggiare comportamenti incivili in spregio alle regole e alle leggi,” ha concluso Patrizia Barbieri. “Solo con il rispetto delle norme e del prossimo possiamo costruire una società più civile e una corretta convivenza”.

Telecamere ZTL Piacenza