Jessica Scaglione

Usa. Polizia uccide ragazzo nero. I cittadini protestano a Ferguson

Obama: ”Non ci sono scuse per l’uso eccessivo della forza”. In piazza in migliaia

Sono in migliaia i manifestanti scesi in strada in seguito a quello che per alcuni sarebbe l’ennesimo episodio di uso indiscriminato della forza da parte della polizia americana nei confronti di un giovane afroamericano: questa volta la vittima sarebbe Michael Brown, un 25enne ucciso a colpi di arma da fuoco nella contea di St. Louis mentre, secondo i testimoni, si era voltato con le mani in alto in obbedienza alle richieste delle forze dell’ordine, e in seguito mentre giaceva a terra dopo il primo colpo. Diversa la versione della polizia, che racconterebbe invece che il giovane avrebbe cercato di strappare la pistola all’agente che lo ha colpito.
Ora a Ferguson, nel Missouri, sono in tanti ad essere scesi in piazza a protestare per quella che, soprattutto alla luce della morte del giovane Trayvon Martin, disarmato come Brown, è stata percepita come l’ennesima ingiustizia. Alcuni giornalisti sarebbero stati arrestati mentre documentavano le manifestazioni, e alcuni video mostrano l’uso da parte della polizia di gas lacrimogeni per disperdere la folla. Le parole del presidente Obama, nei confronti della famiglia del giovane rimasto ucciso, sono di supporto e rammarico; afferma che saranno svolte delle indagini, e che “non ci sono scuse per l’uso eccessivo della forza”.

Eleonora De Nardis arrestata. Avrebbe ferito il compagno con un coltello

L’uomo, un avvocato 46enne, è stato colpito ad un braccio da una coltellata

Coinvolge due figure conosciute la vicenda di quella che sembrerebbe essere una lite tra conviventi finita in aggressione: si tratta di Eleonora De Nardis, 36enne, giornalista che in passato ha collaborato con alcuni programmi Rai, e Piero Lorusso, 46enne, avvocato già apparso più volte in televisione. Il fatto è avvenuto intorno all’una della notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 agosto, in un appartamento di Ostuni dove la coppia passava le vacanze: le urla della donna e del suo compagno sono state udite fin nella strada affollata, poco prima che lui scendesse con il braccio ed una gamba coperti di sangue.
L’arma usata per l’aggressione, un coltello, è stata ritrovata in casa, su di uno scaffale, ma le indagini hanno comunque richiesto un’intera mattinata: ora la giornalista non potrà lasciare la sua abitazione fino alla convalida del fermo, ed è accusata di gravi lesioni personali, mentre il 46enne ha ricevuto una prognosi di 20 giorni.

Eva Riccobono allatta il figlio durante il photo shooting

Sorriso splendido e sereno e bellezza da diva per la modella siciliana

Non è solo lo scenario, ricco ed incantevole, a fare dello scatto pubblicato da Eva Riccobono su Instagram un momento davvero da incorniciare: la splendida modella, infatti, posa a piedi nudi e seno scoperto, in abito bianco, con trucco ed acconciatura impeccabili da vera diva retrò, mentre allatta serenamente il piccolo Leonardo, il figlio avuto solo due mesi fa da Matteo Ceccarini. Con un fisico che non sembra aver risentito affatto della gravidanza, Eva Riccobono posta scatto dopo scatto che la immortala insieme al figlio ancora neonato, calandosi con entusiasmo nel ruolo di mamma.
Ma non finisce qui: pare, infatti, che siano previste a breve le nozze con l’amato Matteo Ceccarini.

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Omicidio Manesco. Nessuna prova del coinvolgimento di un terzo uomo

Scoperte finta casella postale e un’agenda con segnato l’indirizzo in cui era nascosto il corpo

Piacenza. Non si parla d’altro, ormai, a parte che dell’efferato omicidio consumato nell’appartamento di Milano dell’ex professore Adriano Manesco, ucciso, secondo l’autopsia, con numerosi colpi di armi da taglio e da punta, presumibilmente un coltello ed un paio di forbici, anche se si parla anche di un tentativo di strangolamento oltre alle coltellate. Le indagini passano alla procura di Milano, e i due piacentini di circa trent’anni sospettati del crimine restano accusati di omicidio aggravato, occultamento di cadavere, rapina aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Secondo il sostituto procuratore Antonio Colonna, i due sospetti “avevano premeditato non solo l’omicidio di Adriano Manesco, ma anche di far sparire il suo cadavere facendolo a pezzi. Lo hanno fatto da professionisti, con una freddezza preoccupante, utilizzando accorgimenti per sviare le indagini”.
Non si parlerebbe solo di accorgimenti come l’accurato smembramento e occultamento del corpo di Manesco in diversi sacchetti, e poi in valigie isolate per evitare gocciolamenti di sangue: si parla di altri dati, come il fatto che la macchina di uno dei due giovani sia rimasta parcheggiata vicino alla Galleana con a bordo i cellulari accesi (per agganciare la cella della zona, forse, e creare loro un alibi), ed del ritrovamento di un’agenda con segnato l’indirizzo della via di Lodi in cui era stato possibile nascondere, indisturbati, il corpo della vittima. Non si esclude l’intervento di una terza persona ad aiutare i presunti assassini, anche se, per il momento, nessuna delle prove sembrerebbe confermarlo.

Una donna, nel condominio in cui abitava Manesco, avrebbe notato i due portare una pesante valigia. Inoltre si indaga su una finta casella postale intestata a Manesco al Capitolo, dove venivano dirottate le documentazioni bancarie per una carta di credito intestata all’anziana vittima, cosa che farebbe crescere i sospetti verso un possibile movente economico. Rimangono ancora da chiarire numerosi punti, come ad esempio l’eventuale presenza di droghe nel corpo della vittima e dei due sospetti: sarebbe stato trovato, infatti, del sonnifero tra gli oggetti gettati nella spazzatura a Piacenza.

Reporter italiano ucciso a Gaza. La morte a causa di una granata

Prima vittima italiana della guerra di Gaza è il 35enne Simone Camilli

Tragedia a Beit Lahya, nel lato nord della striscia di Gaza: ha perso la vita Simone Camilli, 35 anni, videoreporter romano con una grande esperienza nei teatri di guerra, inclusi Libano, Kosovo, Gerusalemme e Georgia. Insieme a lui hanno perso la vita altre quattro persone, rimasti coinvolti nell’esplosione di una granata israeliana inesplosa. Camilli si trovava sul posto con un collega palestinese ed un fotografo che gli faceva da interprete, per documentare il disinnesco di un ordigno inesploso da parte degli artificieri palestinesi: tuttavia l’operazione non è andata a buon fine, e insieme a lui sono morti il videoreporter palestinese e tre degli artificieri.
Gravemente ferito invece il fotografo. L’ex giornalista Rai Pier Luici Camilli, padre di Simone e sindaco di Pitigliano (Grosseto), è già partito per Gaza per riportare a casa la salma del giovane. Avrebbe dichiarato di essere molto fiero di suo figlio, che “aveva questo lavoro nel sangue”.

Lady Gaga. Nude look ispirato alla Venere di Botticelli

In Giappone all’aeroporto la cantante si svela ai paparazzi

Stelle marine, conchiglie, e qualche corallo le uniche note di colore che celano (a malapena) le nudità di Lady Gaga, su di una tutina di strass semitrasparente che svela quasi del tutto le sue forme: questo il look con il quale la cantante si è fatta pizzicare all’aeroporto in Giappone, in viaggio per il suo ultimo tour. La mise, esuberante come sempre, ed ispirata alla celeberrima Venere di Botticelli, è completata da lunghi capelli biondi in un’acconciatura piuttosto stravagante, da occhialini tondi, e da un paio di stivaletti con tanto di piattaforma vertiginosa.
La star continua a far parlare di sé per i suoi look vivaci ed eccentrici: non ultimo un misterioso abito bianco da sposa, che ha fatto domandare a molti se non si sia forse trattato di un silenzioso messaggio all’indirizzo del suo compagno, Taylor Kinney.

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Accecata una cagnolina con un colpo di mattone in testa

I proprietari: ”complimenti al responsabile, ti auguro lo stesso trattamento”

Piacenza. Ancora violenze in città e nei dintorni nei confronti degli animali da compagnia, in questo caso una cagnolina di 11 anni di nome Luna; dopo il biasimo, più volte ripetuto, nei confronti di ignoti che avrebbero in diversi casi lasciato bocconi avvelenati per gli animali da compagnia della zona, questa volta l’atto compiuto è invece di violenza diretta. Un mattone lanciato dall’esterno del cancello di un’abitazione di Fontana Fredda di Cadeo, nella mattinata di domenica, verso la minuta cagnolina (di soli 4 chili). A destare i sospetti dei proprietari i guaiti dell’animale: accorsi sul posto, l’hanno trovata in un lago di sangue con accanto a sé il mattone che l’ha colpita in testa.
L’animale è al momento ricoverato in via Beati, dove si tenta di metterlo in salvo: avrebbe riportato un trauma cranico, mentre non è stato possibile salvare l’occhio colpito, troppo compromesso dal violento impatto. Sul cancello dell’abitazione colpita, un messaggio dei proprietari dai toni decisamente forti, che, al responsabile dell’orrendo gesto, augura “lo stesso trattamento”.

Omicidio Manesco. Convalidato il fermo per i due piacentini

Si indaga anche su alcuni casi analoghi non risolti avvenuti nei dintorni della città

Piacenza. Continuano le indagini sull’efferato omicidio commesso il 7 agosto, presumibilmente nell’appartamento della vittima, Adriano Manesco, ex professore 77enne. Dopo un interrogatorio di fronte al giudice per le indagini preliminari Elena Stoppini, avvenuto al carcere delle Novate, sarebbe stato confermato nel pomeriggio di martedì 12 agosto il fermo per i due piacentini fermati la sera dell’omicidio a Piacenza, accusati al momento di omicidio aggravato, rapina e occultamento di cadavere, nonostante uno degli avvocati difensori avesse sollevato un’eccezione procedurale nell’esecuzione del fermo. Per il momento sembra che i sospetti abbiano scelto la via del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domande poste dal gip.
Si indaga inoltre su alcuni casi analoghi, avvenuti nel 2007 e nel 2011, uno nel lodigiano (a Orio Litta) ed uno nel pavese (a Inverno Monteleone), nei quali erano stati ritrovati i corpi di alcuni uomini non ancora identificati. Come nel caso del corpo del professore, ritrovato in un cassonetto a Lodi, erano stati rimossi mani e testa per impedirne l’identificazione.

Iniettava insulina al figlio di quattro anni. Arrestata

Potrebbe trattarsi di sindrome di Munchausen. Il fatto a Torino

Somministrava al figlio di quattro anni dosi di insulina tali da causargli problemi di salute, ma non da ucciderlo: sono stati alcuni filmati registrati grazie alle telecamere nell’ospedale di Torino Regina Margherita a smascherare la donna, un’infermiera 42enne. Difficile per il momento dire se le dosi somministrate avrebbero potuto portare il piccolo alla morte, cosa che sarà possibile stabilire solo in seguito ad analisi tossicologiche, ma per il momento è chiaro che sono state le somministrazioni di insulina a far ammalare il bambino: quest’ultimo è al momento ricoverato in condizioni stabili, e si procederà, nei prossimi mesi, ad assicurarsi che non siano stati causati danni permanenti.
Per la donna, al momento detenuta in isolamento, si sospetta una diagnosi di sindrome di Münchausen per procura, una malattia mentale che porta individui responsabili di altri più vulnerabili, tendenzialmente genitori di bambini piccoli o figli di genitori anziani e bisognosi di cure, a causare loro danni fisici per godere dell’opportunità di occuparsi di loro e ottenere le loro attenzioni e quelle altrui. La sindrome è difficilmente identificabile, spesso a causa della difficoltà a ipotizzare che proprio gli individui che sembrano riversare tante cure sul malato, al quale spessissimo sono legati da strette parentele, possano essere causa diretta del loro male.

Federica Pellegrini e Filippo Magnini. Matrimonio in vista

Addio alla carriera dopo le Olimpiadi 2016: ma ci saranno anche le nozze

È la celebre campionessa di nuoto Federica Pellegrini a dare la notizia, nel bel mezzo di un’intervista pubblicata sul settimanale ‘Chi’: le Olimpiadi del Brasile del 2016, afferma, saranno le ultime della loro carriera da atleti per lei ed il compagno Filippo Magnini, anche lui premiato per il nuoto stile libero. Ma non si tratterà solo di un addio alla carriera: infatti, per loro, pare si profilino le nozze in seguito alle prossime olimpiadi. Magnini afferma, però, di non avere ancora fatto la proposta ufficiale alla sua compagna: "abbiamo avuto alti e bassi, ma non ci siamo persi mai di vista. Non ho ancora chiesto la mano di Federica, ma quando lo farò spero non mi rifiuti".
Continua invece Federica Pellegrini, parlando del suo desiderio di dare inizio ad una famiglia serena: "dopo Rio decideremo definitivamente dove vivere e costruiremo insieme quello che dobbiamo costruire. Io ho sempre avuto un forte istinto materno e spero di ricreare una bella famiglia come quella dalla quale provengo".

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