Jessica Scaglione

Giardini Margherita. Violenta lite tra due nordafricani

Nei guai un giovane marocchino, risultato essere un clandestino

Piacenza. Violenta lite tra due giovani nordafricani ai Giardini Margherita, nel pomeriggio di domenica 10 agosto: non è ancora chiaro cosa esattamente abbia scatenato il litigio, in seguito degenerato, ma pare che i due stessero brindando insieme quando sono iniziate a volare le prime offese. Dalle parole si è passati ai fatti, con pugni e spintoni, fino a quando uno dei due non ha attaccato l’altro (un marocchino di 25 anni) colpendolo al braccio con la bottiglia di birra dalla quale stava bevendo, dopo averla rotta per ferirlo. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha condotto il giovane, ferito lievemente, al pronto soccorso, dove ha ricevuto qualche punto di sutura per la ferita sull’arto.
L’altro uomo sarebbe invece fuggito prima dell’arrivo della volante. Passerà tuttavia qualche guaio il 25enne rimasto ferito: al controllo dei documenti, infatti, sarebbe risultato essere clandestino sul suolo italiano, perché non in regola. Verrà dunque rimpatriato.

Furto nell’appartamento dell’assessore Bisotti. Danni alla porta

Spiacevole sorpresa per l’assessore all’Urbanistica. Ridotto il bottino

Piacenza. Hanno colpito nella notte tra sabato 9 e domenica 10 agosto, approfittando di un’assenza dei proprietari dell’appartamento, e introducendosi nell’abitazione prima forzando il portone dell’ingresso del condominio, quindi la porta dell’appartamento. Il furto è stato messo a segno nell’abitazione di Silvio Bisotti, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Piacenza, in via Labò, già colpita numerose volte in passato dai ladri che hanno preso di mira un gran numero di case della zona. Piuttosto ridotto, secondo le prime indagini, il bottino, che ha contato solo qualche monile e oggetto prezioso trovato in casa prima della fuga dei malviventi.
“Fortunatamente non sono riusciti a rubare nulla di prezioso, però hanno causato un grave danno alla porta d’ingresso, che ora dovrò cambiare, e questo effettivamente costerà non poco”, avrebbe dichiarato a riguardo l’assessore. Un furto quasi ‘anticipato’: difatti, pare che la sua abitazione sia stata una delle poche della zona a non essere ancora stata colpita dai ladri.

Salerno. Sub 59enne perde la vita durante un’immersione

La tragedia nel Cilento, a Marina di Camerota. Un malore forse la causa

Sarebbe, secondo i primi rilievi, un malore la causa della tragica morte di Giancarlo Parlati, un sub di 59 anni che ha perso la vita nelle acque del Cilento, a Marina di Camerota (Salerno). Il fatto è avvenuto nel corso di un’immersione svolta insieme ad un amico, in località Costa Infreschi, intorno alle 11 di lunedì 11 agosto; il sub, nonostante l’esperienza accumulata, non avrebbe potuto fare nulla contro il malore che lo ha colpito improvvisamente, e nemmeno i tentativi di rianimazione sono riusciti a salvarlo. La zona in cui è avvenuta la tragedia non è considerata particolarmente pericolosa per lo svolgimento di immersioni.
Sulla vicenda è stata comunque aperta un’indagine della Capitaneria di Porto di Palinuro.

Asia Argento senza veli. Tatuaggio in vista per il selfie

Nello scatto uno scorcio di seno e un accenno del tatuaggio sul fianco

Provocante anche senza svelarsi troppo, Asia Argento continua a regalare ai fan scatti intriganti che accendono la loro immaginazione. Questa volta posa senza veli sul letto di un hotel: in vista solo la spalla nuda, uno scorcio appena accennato di seno, parte del viso con gli occhi chiusi, ed una vista dei tatuaggi sulla sua mano e sul suo fianco. Quest’ultimo in particolare, tra i più recenti e probabilmente il più ampio dei numerosissimi tatuaggi della celebre figlia del regista Dario Argento, lascia intravedere una spirale di colore, mentre rimane nascosto il fiore di loto che si trova al centro, e che ha già sfoggiato in diverse foto pubblicate poi sui social.
Ma i tatuaggi dell’attrice rimangono in bella vista anche quando, completamente vestita, si mostra in vesti di mamma insieme alla figlia Anna Lou, in una serie di scatti che le immortalano nel bel mezzo di una giornata di divertimenti.

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Ruba quattro paia di mutande al supermercato. Denunciata anziana

Il debito ammontava a circa 17 euro. Fermata l’anziana all’uscita della cassa

Piacenza. Ha fatto discutere l’episodio avvenuto in città nel corso della mattinata di venerdì 8 agosto, in un supermercato: una donna piacentina di 73 anni, incensurata, sarebbe stata fermata all’uscita dalle casse mentre si trovava in possesso di quattro paia di mutande sottratte all’interno del negozio, e non pagate, per un valore di circa 17 euro. Sul posto è stata inviata una pattuglia delle forze dell’ordine a identificare l’anziana e raccogliere le testimonianze del personale del supermercato: per il furto, di valore esiguo, non sarebbe proceduto d’ufficio alla denuncia, ma su richiesta dei proprietari dell’esercizio commerciale.
Alcuni testimoni avrebbero inoltre raccontato che gli agenti avrebbero tentato di convincere a non sporgere querela per furto, offrendosi di ripagare la parte del debito che la donna, in possesso di soli dieci euro, non era in grado di rimborsare; tuttavia la proposta non è stata accettata, e l’anziana è stata dunque denunciata a piede libero.

Omicidio Manesco. Forse un terzo uomo coinvolto nella vicenda

Distrutti i polpastrelli della vittima per impedirne il riconoscimento. Lunedì l’autopsia

Piacenza. Sarebbero stati resi noti alcuni dettagli agghiaccianti riguardanti l’efferato omicidio avvenuto a Milano, e per il quale sarebbero sospettati due trentenni piacentini, scoperti mentre pare cercassero di liberarsi di alcuni abiti macchiati di sangue. Sul corpo della vittima, il professore 77enne Adriano Manesco, i due sembrerebbero aver infierito per impedirne il riconoscimento: i polpastrelli, infatti, sono stati abrasi per rimuovere le impronte digitali. Pulita accuratamente anche l’abitazione dell’uomo, dove si sarebbe consumato il crimine, anche se è stato possibile ritrovare alcune tracce di sangue. Si chiude nel silenzio uno dei due sospettati, mentre l’altro ha dichiarato, in un racconto che lascia tuttavia diversi interrogativi, che un terzo uomo sarebbe colpevole dell’omicidio.
Avrebbe raccontato, infatti, di un uomo dalla carnagione scura giunto nell’abitazione del professore mentre i tre discutevano il progetto dei due giovani di aprire un’attività commerciale in Thailandia: secondo il suo racconto sarebbe stato lui il colpevole dell’omicidio, mentre i due piacentini sarebbero stati costretti ad aiutarlo nell’occultare il cadavere, forse addirittura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti somministrate a loro insaputa. Resterebbero tuttavia numerose lacune e domande, come per esempio quelle riguardanti il consistente flusso di denaro da Manesco ai due piacentini. L’autopsia sulla vittima sarà eseguita lunedì 11 agosto, di mattina, all’ospedale di Piacenza.

Sospetto caso di Ebola in Italia. Si trattava però di malaria

Febbre altissima per il paziente al ritorno dalla Costa d’Avorio

Non si trattava di Ebola nel caso del paziente condotto al pronto soccorso di Gallarate, nel Varesotto, con la febbre a 41, bensì di malaria. L’uomo, giunto in Italia da circa una settimana dopo un viaggio di Costa d’Avorio, è giunto al pronto soccorso in stato di ipertermia, condotto dal 118, che ha segnalato il caso come possibile Ebola; tuttavia, in seguito alle analisi, è stato appurato che la febbre alta dipendeva invece da una riacutizzazione di malaria. Il pronto soccorso è rimasto tuttavia chiuso per tre ore mentre i dottori tentavano di stabilire se si trattasse del temuto virus, e i pazienti meno gravi sono stati dirottati al pronto soccorso di Somma Lombardo, mentre i più gravi trasportati nei reparti dell’ospedale Sant’Antonio.
Molto allarmati, tuttavia, i cittadini, dai quali sono giunte numerose telefonate con richieste di rassicurazioni sul caso.

Naike Rivelli ancora nuda su Twitter. Provocazioni e giochi di parole

”Lascio l’Italia e me ne vado in Spagna”. E i commenti dei fan si scatenano

Ancora scatti in topless per Naike Rivelli, ormai star dei social network, che non sembra mai tirarsi indietro quando si tratta di provocare, sia con le immagini che mostrano ‘al naturale’ il suo fisico snello e il seno (rifatto), sia con i commenti e i tweet che scatenano le reazioni dei suoi fan. Questa volta a far parlare i fan è stata una combinazione di entrambi: un autoscatto con il decolleté (ovviamente senza veli) in primo piano, ed un commento associato all’immagine. "Penso di lasciare l’Italia e andarmene in Spagna, forse c’è meno ipocrisia", scrive la figlia di Ornella Muti, dando il via ad un fiume di commenti dei fan e ad un piccolo dibattito sulla presunta ipocrisia italiana, oltre che su questa improvvisa dichiarazione.
Ma arriva poco dopo un secondo tweet: il commento, infatti, sarebbe stato un curioso gioco di parole. "Italia Sola… Spagna Spagnola… Ma dove vado… Ovunque andiamo sempre qui stiamo. Vi amo". Niente fuga dall’Italia per Naike Rivelli: ma la discussione è ormai calda.

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Trovati privi di passaporto. Riaccompagnati alla frontiera due stranieri

La scoperta è avvenuta nel corso dei controlli della Polizia Municipale, a Piacenza

Piacenza. Erano sprovvisti di passaporto, e di un qualsiasi altro documento che permettesse la loro permanenza in Italia, i due stranieri sottoposti ad uno dei controlli di routine svolti dalla Polizia Municipale in città, e riaccompagnati quindi alla frontiera per essere riportati in patria. I due uomini, originari del Marocco, si trovavano in un bar di via Colombo quando, durante un controllo, gli agenti hanno chiesto loro i documenti; scoperti, però, privi di qualsiasi tipo di documento che ne permettesse la permanenza, sono stati fermati.
In seguito alle verifiche, i due sono stati accompagnati dagli agenti di polizia all’aeroporto di Bologna, per effettuare il rimpatrio.

Truffa con banconote false. Arrestati in tre in Valtrebbia

I tre nordafricani raggiunti e arrestati dai carabinieri dopo un inseguimento

Piacenza. Pagavano con banconote false di grosso taglio, per ricevere, oltre alle merci acquistate, un ingente resto, questa volta in soldi veri: era questo il semplicissimo schema delle truffe messe in atto da tre nordafricani, tutti con precedenti e tra i 25 e i 35 anni, provenienti dal milanese. I tre avrebbero preso di mira due esercizi commerciali di Mezzano Scotti, frazione di Bobbio, in un caso (una tabaccheria) acquistando sigarette con una banconota falsa da 100 euro, e ricevendo 40 euro di resto; nell’altro caso, tuttavia, in un bar poco distante, la banconota ha destato qualche sospetto, e, passata alla macchina verificatrice, è risultata essere falsa, ed è stata fermamente rifiutata.
Il truffatore, notando di aver attirato anche l’attenzione degli altri clienti, è fuggito dal locale, per riunirsi agli altri due e darsi alla fuga a bordo della Saab nera sulla quale erano giunti: tuttavia le pattuglie dei carabinieri di Bobbio erano già state allertate, e sono riuscite a fermare i tre all’altezza di Ponte Organasco, dopo un inseguimento. Recuperate anche le sigarette rubate, che erano state gettate dall’auto alla vista dei carabinieri, oltre alla banconota falsa, e a 600 euro veri ritenuti provento di truffe affini. I tre truffatori saranno processati venerdì per direttissima.