Lav-IA

Lav-IA (aka Lavinia Monei) è un'intelligenza artificiale addestrata da Blacklemon

Intervista a Nicola Bellotti (Blacklemon): alla scoperta delle 10 Regole d’Oro del Design del Logo

Lavia: Buongiorno Nicola, grazie per averci concesso quest’intervista. In questi giorni a Piacenza, non si fa altro che parlare di un logo che non ha riscosso molto successo, generando una vera e propria tempesta di commenti negativi. Come mai tanto interesse?

Nicola Bellotti: Buongiorno a voi, e grazie per l’opportunità. Effettivamente, il dibattito attorno a quel logo è sorprendente, ma credo sia una magnifica occasione per fare cultura e discutere apertamente di branding e design. Un logo non è mai solo un simbolo; è l’espressione visiva di un’identità, di una storia e di valori che si vogliono comunicare al mondo.

Lavia: Interessante. Quindi, c’è molto di più dietro la creazione di un logo. Può dirci di più sulla filosofia di Blacklemon in questo processo?

Nicola Bellotti: Certamente. Nella nostra visione, la creazione di un logo è l’ultimo step di un processo che inizia molto prima, con l’elaborazione di una solida strategia di branding. Ogni logo che disegniamo è pensato per essere la pietra angolare su cui costruire l’intera identità di un brand. La reputazione, l’unicità e la riconoscibilità sono elementi cruciali in questo processo.

Lavia: Parlando di processo, ci sono delle regole che seguite nella realizzazione di un logo?

Nicola Bellotti: Sì, esistono delle linee guida ben precise, che possono essere adattate o anche infrante, ma solo per validi motivi. Un logo deve essere un asset strategico per l’azienda, legalmente tutelabile e dotato di un valore tangibile. Non è mai “solo” un disegno.

Lavia: Recentemente, Blacklemon ha condiviso le sue “10 regole d’oro” per il design del logo perfetto. Può illustrarcele?

Nicola Bellotti: Con piacere. Crediamo che un logo efficace debba essere:

  1. Semplice: chiaro, leggibile e immediatamente comprensibile.
  2. Memorizzabile: deve rimanere impresso nella mente delle persone.
  3. Unico: distinguersi nel mare della concorrenza.
  4. Funzionale: adattabile a qualsiasi mezzo e contesto.
  5. Scalabile: coerente in diverse dimensioni e applicazioni.
  6. Riconoscibile: identificabile in vari contesti e formati.
  7. Equilibrato: armonioso e con un centro geometrico chiaro.
  8. Duraturo: al di sopra delle mode e delle tendenze.
  9. Onesto: deve riflettere in modo autentico ciò che il brand rappresenta.
  10. Pertinente: adeguato al mercato di riferimento e al target di consumatori.

Lavia: Queste regole sembrano delineare un approccio molto metodico. C’è spazio per la creatività in questo processo?

Nicola Bellotti: Assolutamente sì. La creatività gioca un ruolo fondamentale nel dare vita a qualcosa di unico e personale. Le regole sono importanti perché forniscono una struttura, ma è la creatività che permette a un logo di evocare emozioni e creare connessioni profonde con il pubblico.

Lavia: Grazie, Nicola, per aver condiviso queste interessanti prospettive sul design del logo. Il lavoro di Blacklemon continua a essere una fonte di ispirazione per molti.

Nicola Bellotti: Grazie a voi. È sempre un piacere discutere di ciò che amiamo fare. Spero che questa conversazione possa ispirare altri a guardare al design del logo non solo come a un compito, ma come a un’opportunità per raccontare una storia e costruire un’identità.

Lav-IA la IA di Blacklemon

L’intervista è stata realizzata da Lav-IA, un’Intelligenza Artificiale, sulla base di un testo scritto da Nicola Bellotti per i social media.

Benvenuti a Piacenza, una gemma nascosta nel cuore dell’Emilia

Benvenuti a Piacenza, una gemma nascosta nel cuore dell’Emilia che aspetta solo di essere scoperta da viaggiatori e appassionati di storia. Con le sue radici che affondano nell’antichità romana e la sua affascinante fusione di culture, questa città offre un’esperienza turistica unica e affascinante. In questo articolo, ci immergeremo nella storia di Piacenza e esploreremo i suoi monumenti principali, invitandovi a un viaggio che vi lascerà senza parole.

Un’introduzione alla Storia

Piacenza, fondata dai Romani con il nome di “Placentia” nel 218 a.C., si erge come un crocevia di culture e civiltà. Nel corso dei secoli, ha visto il passaggio di vari regni e dinastie, lasciando dietro di sé una traccia indelebile nella sua architettura e nel suo patrimonio culturale. Situata strategicamente lungo la Via Emilia, l’antica arteria romana, Piacenza è stata testimone di eventi storici cruciali e ha contribuito alla formazione della nazione italiana.

Monumenti Principali

  1. Piazza Cavalli e il Palazzo Comunale: Il cuore pulsante di Piacenza è Piazza Cavalli, dove si erge maestoso il Palazzo Comunale. Questa piazza, con la sua elegante architettura, è dominata da due statue equestri monumentali di Alessandro Farnese e suo figlio Ranuccio I, che simboleggiano la potenza e l’eredità della famiglia Farnese. Questo è il punto di partenza ideale per una passeggiata attraverso il centro storico.
  2. Il Duomo di Piacenza: La Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta come il Duomo di Piacenza, è un capolavoro di architettura romanica. La sua facciata intricata e l’interno riccamente decorato catturano l’attenzione dei visitatori, mentre uno dei punti salienti assoluti è la cupola affrescata, un capolavoro realizzato da due grandi maestri del Barocco italiano: il Morazzone e il Guercino.
  3. Palazzo Farnese: Questo palazzo rinascimentale è un simbolo di grandezza e raffinatezza. Costruito dalla famiglia Farnese, il palazzo è un esempio straordinario dell’architettura italiana del XVI secolo. Oggi ospita il Museo Civico, dove si possono ammirare collezioni d’arte e oggetti storici che narrano la storia di Piacenza.
  4. Teatro Municipale: Conosciuto anche come il “Teatro Grande”, questo è uno dei teatri più antichi e affascinanti d’Italia. La sua elegante struttura e il ricco arredamento interno catturano l’essenza dell’arte teatrale italiana e vi invitano a immergervi in spettacoli di alta qualità.
  5. La Chiesa di San Francesco: Questa chiesa gotica è un gioiello architettonico, con i suoi altari e affreschi che raccontano storie di fede e arte. L’atmosfera serena e suggestiva vi invita a riflettere sulla storia e la spiritualità della città.

Una Esperienza Indimenticabile

Piacenza è molto più di un semplice elenco di monumenti storici; è una città che respira storia e cultura in ogni angolo. Gli amanti dell’arte, gli appassionati di storia e i curiosi esploratori troveranno in Piacenza un’esperienza indimenticabile. Questa città vi catturerà con il suo mix di architettura, arte e gastronomia, offrendo un viaggio attraverso i secoli che vi lascerà affascinati e ispirati.

Pianificate il vostro viaggio a Piacenza oggi stesso e scoprite un mondo di bellezza, tradizione e scoperte senza fine. Lasciatevi avvolgere dalla sua storia, immergendovi nelle strade acciottolate e lasciandovi incantare dai monumenti che raccontano la sua affascinante narrazione. Piacenza vi aspetta, pronta ad accogliervi a braccia aperte in una delle esperienze turistiche più affascinanti che l’Italia ha da offrire.

Alessandro Sgobbio incanta Lesignano a Villa Lanfranchi

LESIGNANO DE’ BAGNI (PR) – Il festival Lesignano Respira Cultura arriva alle sue battute finali con due eventi che si terranno a Villa Lanfranchi invece che alle Terme. La prima serata ha visto Alessandro Sgobbio esibirsi davanti ad un pubblico da “sold out”. Il compositore e pianista è tornato alla sua vocazione originaria del pianoforte solo con Piano Music, una nuova raccolta autobiografica di dediche pianistiche.

La villa a Santa Maria del Piano – via Martiri della Libertà 72, Lesignano Bagni – è dimora di famiglia, dove ha abitato anche con la moglie, Anna Moffo, soprano diva, indimenticabile il film Traviata, regia dello stesso Lanfranchi, ma negli ultimi anni, il giardino, ogni stanza, sono diventati mondi dove esercitare quel particolare gusto immaginativo, quell’inventiva coraggiosa che mescolava stili d’ogni tempo, ricordi e nuove scoperte, in grado proprio d’appagare i sensi, un susseguirsi di visioni estetiche.

Piacenza. Radio Bruno ripete il successo su Mediaset

PIACENZA – Yoga Radio Bruno Estate torna ad essere celebrato sui social. Lo spettacolare concerto che si è tenuto a Piacenza, in Piazza Cavalli, lo scorso 26 giugno, è andato in onda su La5 (canale Mediaset sul digitale terrestre) e sui social dei piacentini sono ritornate le bellissime immagini della serata. mentre sul palco si esibivano i Pinguini Tattici Nucleari, Francesco Gabbani, Madame, Rocco Hunt, Baby K, LP, Fred De Palma, Rosa Chemical, Ana Mena, Clara, Leo Gassman, Wax, Alvaro De Luna, Wayne, Tommy Dali e NDG, in una piazza più che gremita migliaia di persone si godevano un’atmosfera unica.

È stata una delle occasioni per vedere i protagonisti della musica dell’estate e ascoltare le interviste dal backstage, il tutto condito con la simpatia di Alessia Ventura ed Enzo Ferrari, che hanno condotto la serata, con la collaborazione di Georgia Passuello e Camilla Carnevali.

Radio Bruno Piacenza Mediaset La5 Piazza Cavalli

Venerdì Piacentini, un esempio di marketing territoriale che funziona davvero

I Venerdì Piacentini sono considerati, in Italia, la risposta emiliana alla Notte Rosa romagnola e l’evento è ormai un format riconosciuto ovunque. Ne hanno parlato i giornali di Milano, di Brescia, di Parma, di Rimini, definendo il festival come il migliore ambasciatore di Piacenza e di tutte le sue meraviglie culturali e gastronomiche. Dall’inizio delle attività di promozione del festival fino alla sua conclusione, in un periodo di circa 3 mesi, più di 3 milioni di persone in Italia hanno parlato di Piacenza sui social o sono state raggiunte da post, gallerie fotografiche, storie e reel.

I Venerdì Piacentini sono un esempio di come dovrebbe essere pensato il marketing territoriale e di come sia davvero possibile (e fruttuoso) fare sistema a Piacenza. Basti pensare che il festival porta nelle tasche dei bar, dei ristoranti, dei take away, dei negozi e delle attività artigianali del centro quasi 10 milioni di euro in 5 settimane. Sono cifre molto importanti, soprattutto in anni di forte difficoltà per i negozi di vicinato e le attività commerciali in centro storico. Questi obiettivi così importanti, raggiunti per 11 edizioni di fila e superati di anno in anno, si devono in particolare al fatto che Blacklemon (l’agenzia di comunicazione che ha ideato e organizza questa kermesse) focalizza tutta l’attività sull’indotto che deve essere generato per la città e il territorio. Non a caso circa il 90% degli investimenti pubblicitari punta a portare a Piacenza turisti dalle regioni limitrofe.

L’ultima edizione dei Venerdì Piacentini, in ogni caso, ha messo in scena un programma mastodontico, il più ricco di sempre, con oltre 200 eventi distribuiti un po’ ovunque. Per 5 settimane le piazze e tutte le vie del centro di Piacenza sono diventate un’esplosione di creatività e intrattenimento, attirando una folla entusiasta di turisti. Le performance musicali hanno spaziato tra generi diversi, accontentando tutti i gusti: dalla musica pop e rock, dall’elettronica sperimentale alla deep house, senza dimenticare il jazz e il folk. Gli spettacoli come il Wrestling, il gran galà del Pattinaggio Artistico, le finali di Miss Italia, hanno incantato il pubblico e contribuito a creare un’atmosfera di gioia contagiosa. Gli artisti circensi presenti in ogni angolo della città, con i loro show pieni di fuoco, luci e poesia, hanno lasciato tutti a bocca aperta.

 

Ventiquattro. Un libro per celebrare i 24 anni di Piacenza Night

PIACENZA – Arriva nelle librerie “Ventiquattro”, un volume a tiratura limitata che celebra i 24 anni dello storico magazine “Piacenza Night” riproducendo tutte le 264 copertine che si sono alternate dal 1999 al 2023.

Solo belle notizie. Nel 1999 nasce il primo web magazine di Piacenza.

Piacenza Night ha visto la luce ufficialmente nel 1999, dopo 4 anni di esperimenti su Geocities (il simbolo del web 1.0), da un’idea di Nicola Bellotti. In quegli anni a Piacenza non esisteva altro. L’idea era quella di creare un contenitore che riportasse belle notizie, che parlasse di quelle cose che trovavano meno spazio sui quotidiani, di ciò che accade dietro le quinte del mondo dell’intrattenimento, della cultura, dell’arte, qualcosa che fosse un piacere leggere e condividere. Il team creativo originale desiderava essere libero anche di provocare, di esprimere un’idea di “bello” non convenzionale, di giocare con le immagini, di alimentare il falò della discussione costruttiva, di stimolare, scuotere e pungolare la comunità di una piccola città di provincia.

Il nome del magazine, “Piacenza Night”, conteneva un richiamo all’incanto della notte: se il giorno è il momento del lavoro, della routine, del rumore, la notte dà luogo al silenzio, alla meditazione, alla sensualità, alla poesia. Il tono di voce di Piacenza Night voleva essere simile a quello che utilizzano i migliori speaker radiofonici che con la loro voce calda e avvolgente tengono compagnia ai nottambuli, proponendo selezioni musicali ricercate, con il gusto di esplorare l’altro lato della Luna.

24 anni di storia. Le persone che hanno costruito il successo del magazine.

La prima redazione di Piacenza Night condivideva con la neonata agenzia di comunicazione Blacklemon un ufficio di 24 metri quadrati su due piani, con una porta usata come scrivania. Qui, a partire dai primi mesi del 2000, Caterina Baldini (oggi tra i volti principali di Sky TG 24) e Ghita Pasquali curavano le rubriche dedicate alla critica cinematografica, alla letteratura e al costume, mentre un piccolo team di collaboratori raccontava il mondo della notte, degli eventi e degli spettacoli. Questo prototipo di web magazine, caratterizzato dalle copertine dedicate a modelle non professioniste, ragazze “della porta accanto” che poco alla volta presero il nome di “cover girls”, era qualcosa di assolutamente inedito per l’epoca. Nel 2000 si navigava solo con il computer ed era il regno del web 1.0. Non esistevano gli iPhone, Google era poco più di un prototipo, si usava Altavista come motore di ricerca e come browser Internet Explorer stava insidiando il trono di Netscape Navigator. Mark Zuckerberg avrebbe iniziato a sviluppare Facebook solo 4 anni più tardi!

In questo “far west” digitale, Piacenza Night si presentava come un magazine fresco, libero, dinamico, positivo, intorno al quale poteva muoversi una community in fermento in grado di partorire ogni giorno nuove idee, e il pubblico sembrava apprezzare.

Nei suoi primi 10 anni di vita, arrivò a posizionarsi tra i 1.000 siti più visitati in Italia e a tutt’oggi resta l’unico prodotto editoriale piacentino ad avere raggiunto la posizione numero 50.000 nel ranking internazionale dei siti di maggiore successo su un totale di un miliardo e mezzo di siti web esistenti, di cui 200 milioni regolarmente aggiornati.

In quel periodo la redazione era a metà tra un laboratorio di sperimentazione e l’antro di uno stregone e si testavano contenuti multimediali che per l’epoca erano davvero intriganti. 

Nel 2003, con la versione 2.0, furono introdotte le breaking news grazie all’aiuto di Andrea Pasquali e Giampietro Bisaglia, salirono a bordo opinionisti capaci di creare dibattito come Davide Galli, TonyFace e Vladimiro Poggi, venne lanciata la rubrica dedicata al gossip e alla cronaca rosa curata da Alessandra Menzani, poi seguita da Linda Barani. Nel 2006 Piacenza Night venne registrato ufficialmente come testata giornalistica presso il Tribunale di Piacenza, con Susanna Pasquali come primo (e unico) direttore responsabile. Nonostante la ricchezza di contenuti locali, le rubriche più ad ampio respiro come quelle di costume venivano lette in tutto il Paese (grazie a Google News) e con le versioni successive il numero di lettori arrivò al suo picco assoluto.  

Nonostante il successo crescente, Piacenza Night continuava ad essere un prodotto editoriale anomalo, realizzato da una redazione di volontari e di “comunicatori”, con un modello che si manteneva “no profit” al 100% perché privo di raccolta pubblicitaria. 

Nuovi obiettivi per il web magazine, cercando nel passato il proprio futuro.

In 24 anni il mondo è cambiato così tanto che tutto il settore dell’editoria ne è rimasto travolto. Intorno a Piacenza Night è nata un’associazione culturale non a fini di lucro in modo da consolidare la decisione di offrire contenuti, senza raccogliere pubblicità. Quando hanno fatto il loro esordio a Piacenza testate giornalistiche online con redazioni e professionisti a tempo pieno, è sembrato corretto non competere nel mercato della raccolta pubblicitaria con chi faceva davvero il mestiere del giornalista. Poi è arrivata l’emergenza da Coronavirus (COVID-19) e l’agenzia Blacklemon, unico sponsor tecnico ed economico del magazine, ha dovuto concentrare altrove tutti i propri sforzi. In uno scenario profondamente mutato dove la comunicazione avviene in modo crossmediale e multidirezionale, dove il web è un ecosistema in cui nessun tassello del puzzle può permettersi di esistere senza essere parte di un network di tasselli complementari, dove il metaverso promette di cambiare radicalmente le nostre abitudini, Piacenza Night si sta preparando a nuove trasformazioni e sperimentazioni. E lo fa andando indietro nel tempo fino a metà del 1800… Ma questa è un’altra storia che ci sarà occasione, speriamo, di approfondire in un prossimo futuro.

 

Dietro le quinte di Piacenza Night.

Hanno collaborato alla realizzazione dei contenuti: Linda Barani, Ghita Pasquali, Caterina Baldini, Alessandra Menzani, Roberto Ridella, Jessica Scaglione, Davide Galli, Susanna Pasquali, Andrea Pasquali, Gianpietro Bisaglia, Vladimiro Poggi, Germana Berton, Jennifer Ravellini, Andrea Landini, Valentina Montanari, Nicola Negri, Roberto Bernocchi, Gagan Deep Dharam, Alessandro Bucalo, Alessandro Maggi, Giorgio Betti, Matteo Maria Maj, Giovanni Rutigliano, Maria Clara Zermani, Bernardo Tacchini, Davide Civardi, Matteo Gobbi, Alessandro Mastroianni, Alessandro Borghi, Gaetano Jose Gasparini, Tony Face Bacciocchi, Marco Tozzi-Condivi, Jennifer Diana Tagliaferri, Alessandro Marseglia, Ilia Casali, Corrado De Castro, Benedetta Soffientini, Andrea Grieco, Paolo Di Benedetto, Monica Marcotti, Francesca Villa, Corrado Gaviglio, Paolo Malpeli, Paolo Bassini, Samantha Baldini, Marco Cirasaro, Alessandra Pellettieri, Francesca Di Mauro, Gianandrea Petrolati, Moreno Moschioni, Mattia Bersani, Alessandro Carminati, Ilaria De Costanzo, Caterina Garofalo, Susanna Cerasti, Eviana Pasquali e Nicola Bellotti.

Hanno collaborato alla realizzazione delle fotografie: Nicola Bellotti, Andrea Landini, Valentina Montanari, Bernardo Tacchini, Jennifer Diana Tagliaferri.

Hanno collaborato allo sviluppo del software: Donato De Ieso, Gagan Deep Dharam, Corrado Gaviglio.

Ultimo round per i Venerdì Piacentini. Si punta sui turisti per incrementare l’indotto

Un pubblico che si stima di almeno 50/60.000 visitatori a serata, con un indotto sul commercio in centro storico che oscilla intorno ai 2 milioni di euro per ogni tappa del festival, una vera e propria boccata d’ossigeno per un comparto duramente provato da 2 anni di pandemia e restrizioni. Un pubblico sui social media di almeno 2 milioni di persone che, in un mese, hanno seguito la kermesse su Facebook, Instagram e sui canali dei giornali online. E, dulcis in fundo, la città di Piacenza raccontata dai media emiliani e lombardi, con una rassegna stampa che vede decine e decine di articoli pubblicati anche sulle testate di altre città, come Milano e Parma.

Nicola Bellotti BlacklemonI Venerdì Piacentini rappresentano qualcosa di importante per la città di Piacenza. “Credo sia uno degli esempi più eclatanti di come il gioco di squadra sia fondamentale per ottenere risultati,” ha spiegato Nicola Bellotti, fondatore di Blacklemon, l’agenzia di comunicazione che nel 2011 ha sviluppato il format del festival e che da allora detiene i diritti sul brand. “Il pubblico percepisce l’aspetto ludico e festoso dei Venerdì Piacentini, ma dietro le quinte c’è una macchina organizzativa che si muove perché il progetto di business porti i dovuti risultati a tutte le parti coinvolte”.

L’obiettivo primario è il sostegno al commercio, per cui si deve ottenere un forte indotto economico. Ecco perché gli organizzatori puntano sui turisti, maggiormente orientati alla spesa nei negozi, non solo nei pubblici esercizi. La strategia è stata affinata nel corso delle 10 edizioni della kermesse, individuando l’area geografica che risponde meglio agli investimenti pubblicitari e da cui è più facile portare turisti a Piacenza. “Si tratta senza dubbio della zona sud di Milano,” spiega Susanna Pasquali di Blacklemon.

Susanna Pasquali Blacklemon“Da Milano, dal pavese e dal lodigiano assistiamo sempre ad un piccolo esodo, segno che il brand Venerdì Piacentini è molto radicato in quei territori”. I turisti arrivano anche dalle province di Cremona, Brescia, Parma e da Alessandria e poi ci sono sempre sorprese che danno un pizzico di soddisfazione in più agli organizzatori. “In piazza Duomo lo scorso venerdì c’era un tavolo di molisani,” ha raccontato Susanna Pasquali, “a cui abbiamo presentato anche il sindaco Katia Tarasconi”.

L’edizione 2022 dei Venerdì Piacentini di Blacklemon è stata promossa da Confesercenti, Unione Commercianti e CNA, in collaborazione con il Comune di Piacenza e con il contributo di Banca di Piacenza e IREN (come main sponsor) e di altre aziende locali tra cui il consorzio agrario TerrePadane e TRS Ecologia.

Fabio Concato in concerto nel complesso di Santa Chiara

Martedì 12 luglio alle ore 21:30 nel Complesso Santa Chiara il cantautore milanese Fabio Concato si presenterà in una veste nuova e per lui inusuale, insieme a una strepitosa jazz band di otto giovani musicisti – i Carovana Tabù.

Summertime in Jazz inaugura in uno dei luoghi simbolo del rinascimento piacentino, l’ex convento di Santa Chiara lungo lo Stradone Farnese. Prima della sua chiusura per i lavori di restauro, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietaria del prestigioso immobile e main sponsor della rassegna, per festeggiare i 30 anni dalla sua istituzione, organizza in partenariato con diverse realtà culturali della città, un ricco cartellone di eventi tra i quali questa anteprima della rassegna estiva del Piacenza Jazz Club.

Venerdì Piacentini, sul palco la rock band formata dai chirurghi del nostro ospedale

Venerdì 8 luglio, in piazza Duomo, a partire dalle 22, si terrà un concerto davvero particolare che vedrà esibirsi sul palco “The Deekay”, la rock band formata dai medici chirurghi del nostro ospedale: Gaetano Cattaneo, Francesco Bonanno, Ivan Matteo Tavolini, Simone Isolani e Luca Rosato. Per l’occasione i dottori del rock saranno accompagnati dal tastierista Erminio Cella.

“Abbiamo iniziato in piazza duomo con la Terapia Band”, ha ironizzato Nicola Bellotti dell’agenzia di comunicazione Blacklemon, direttore artistico del festival. “Con questo concerto i Venerdì Piacentini reinventano il concetto di musicoterapia, o music therapy per dirla all’anglosassone, e colgono l’occasione per fare festa insieme ai medici del nostro ospedale, che mai come in questi ultimi anni sono stati vicini alla comunità con il loro incessante servizio”.

 

La decima edizione dei Venerdì Piacentini si apre in piazzetta Plebiscito con Archimia e Elisabetta Cois

La decima edizione dei Venerdì Piacentini, già ribattezzata sui social #VPX, si è aperta al tramonto in piazzetta Plebiscito con l’esibizione del quartetto d’archi Archimia String Quartet e con la voce calda e suadente della bravissima Elisabetta Cois. Insieme a lei, i musicisti Serafino Tedesi (violino), Paolo Costanzo (violino), Matteo del Soldà (viola) e Andrea Anzalone (violoncello) hanno proposto un viaggio nella musica pop, rock e jazz, offrendo uno spettacolo musicale perfettamente incorniciato da un luogo incantevole e spesso trascurato nel centro storico della città (che si spera sarà ancora più bello una volta completati i restauri dei chiostri della chiesa di San Francesco).

Banca di Piacenza Venerdì PiacentiniIl concerto di Archimia String Quartet con Elisabetta Cois nasce dalla collaborazione di Banca di Piacenza con i Venerdì Piacentini. La banca locale, già main sponsor del festival, ha voluto partecipare aggiungendo un evento musicale al programma della kermesse. Il concerto è stato introdotto da Riccardo Mazza dell’ufficio relazioni esterne di Banca di Piacenza e nel pubblico era presente anche il presidente Corrado Sforza-Fogliani.

La decima edizione dei Venerdì Piacentini secondo il format dell’agenzia di comunicazione piacentina Blacklemon arriva dopo 2 anni di stop dovuti alla pandemia di Covid-19 ed è stata realizzata a tempo record a causa delle elezioni amministrative che sono terminate il 26 giugno scorso.